BD: Riad Sattouf rilancia la saga de “L’arabo del futuro”

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Riad Sattouf rilancia la saga de “L’arabo del futuro”

L’autore franco-siriano racconta in una nuova graphic novel l’infanzia del fratello minore Fadi, rapito dal padre all’inizio degli anni ’90.

Pubblicato oggi alle 15:54

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In breve:
  • Riad Sattouf rilancia la sua serie con “Moi Fadi, il fratello rubato”.
  • L’album esplora l’infanzia tumultuosa di Fadi portato in Siria.
  • Fadi ha ritrovato suo fratello nel 2011, avendo dimenticato la sua lingua madre.
  • Riad Sattouf ha in programma almeno altre due graphic novel su Fadi.

Riad Sattouf ha più di un asso nella manica. Due anni fa si credeva che l’autore di “L’arabo del futuro” avesse messo il punto finale alla sua saga cult – 3,5 milioni di copie tradotte in 23 lingue – con una sesta parte che conclude brillantemente una storia iniziata nel 2014. Sorpresa divina: eccolo rilanciare la sua serie autobiografica con “Me Fadi, il fratello rubato”.

Fadi è il secondo fratello di Riad. Il più giovane. Un bambino portato con la forza in Siria dal padre quando aveva 5 anni. I lettori lo hanno visto scomparire nel volume IV de “L’arabo del futuro”, per poi ritrovare il suo maggiore nel volume VI. Con grande finezza, bilanciando perfettamente emozione e umorismo, il vincitore del Gran Premio di Angoulême 2023 ripercorre il viaggio turbolento di un bambino vittima di conflitti familiari che lo travolgono.

Una pagina dell'album.

“Sono cresciuto con Fadi per alcuni anni. Poi non lo vidi più per vent’anni. Da qualche parte, era una specie di fantasma che mi accompagnava”, racconta Riad Sattouf nella trasmissione “C à vous” su 5. Quando si incontrarono di nuovo nel 2011, i due fratelli si parlavano in inglese. Il più piccolo ha completamente dimenticato la sua lingua materna, ma la sua memoria resta estremamente vivida e precisa, lontana dalla sindrome dell’amnesia infantile.

Chouchou de sa maman

Il maggiore moltiplica le domande, e Fadi racconta. Ricordi commoventi dei giochi nel giardino della nonna, a Cap Fréhel, in Bretagna; la tenerezza di una madre che non può fare a meno di considerarlo il suo tesoro; sorpreso di scoprire un padre che balbetta in francese, ride falsamente, e litiga costantemente con la moglie.

Il piccolo Fadi Sattouf ritrova sua madre dopo aver perso la strada di casa. Uff!

All’età di cinque anni, il ragazzino non si rende conto che suo padre lo sta rapindo quando lo porta all’aeroporto per prendere un aereo in partenza per la Siria. Lì scopre un mondo che lo sconcerta, ma si adatta rapidamente, integrandosi con la resilienza infantile in una cultura molto lontana da quella che conosceva in Francia.

Buco nero

“In quello che mi ha confidato c’era una storia che necessitava di essere tradotta in immagini. » La storia di suo fratello suscita in Riad Sattouf il desiderio di fondare “L’arabo del futuro”. Sa che un giorno concentrerà i suoi interventi su Fadi, ma non lascia trasparire nulla. “La sua storia è un po’ come un buco nero attorno al quale ruotano i sei volumi de “L’arabo del futuro”.

Riad Sattouf.

Sattouf, che ha rifiutato un’offerta hollywoodiana basata sulla sua saga di successo, continua senza vacillare. Fadi continuerà la sua storia, almeno in due future nuove graphic novel. Allo stesso tempo, Riad racconta la scomparsa di suo fratello dal punto di vista della madre. Ogni mese, sulla rivista francese “Notre temps”, pubblica alcune tavole di una serie che dovrebbe intitolarsi “L’arabo del futuro, il libro della madre”. Non abbiamo ancora finito di scoprire l’incredibile storia della famiglia Sattouf.

“Io Fadi, il fratello rubato”Riad Sattouf. Ed. Libri del futuro, 144 p.

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Filippo Muri è giornalista, corresponsabile della sezione culturale. Riguarda in particolare i fumetti e le gite culturali. Ha lavorato anche come giornalista sportivo o redattore presso i quotidiani “Le Matin” e “Le Temps”, nonché il settimanale “L’Illustré”. Maggiori informazioni @phimuri

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