“La Maison”, haute couture e rivalità in una serie sapientemente lavorata a maglia – rts.ch

“La Maison”, haute couture e rivalità in una serie sapientemente lavorata a maglia – rts.ch
“La Maison”, haute couture e rivalità in una serie sapientemente lavorata a maglia – rts.ch
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Nel 2024, la moda è di moda! Documentari e film biografici deludenti sono fioriti su molte piattaforme. Dopo il fallimento di “The New Look”, Apple TV+ ritrova il colore dal 20 settembre con “La Maison”, pura fiction con Lambert Wilson, Amira Casar e Carole Bouquet.

Dall’apertura de “La Maison”, Vincent Ledu è al lavoro. Arrogante, impaziente, intransigente, deve consegnare un abito da sposa a un ricco coreano pignolo. Irritato, Vincent fa un Galliano, dal nome di uno scivolone fatale rimasto famoso. I suoi sfoghi razzisti contro i “mangiatori di cani coreani” filmati a sua insaputa sono trapelati su Instagram. Il brusio globale è in corso. La sua caduta è pianificata. Diane Rovel, la sua concorrente dal sorriso da predatore, è felicissima.

Lontani dal battibecco Ledu-Rovel, Paloma e Nelly-Ye hanno fatto scalpore alla settimana della moda con la loro prima collezione realizzata con materiali riciclati, contrabbandati dai bidoni della spazzatura di Ledu. Questi giovani creatori vogliono rivoluzionare un settore irrispettoso del pianeta. E se Paloma diventasse l’ancora di salvezza di Ledu? Per questo Vincent deve rinunciare al suo posto. Perla, la musa di tutta la sua vita e diventata il suo braccio destro, intende forzargli la mano.

Con questo arco drammatico principale attorno a una tenuta, la moda passa in secondo piano, il che non impedisce alla serie di rendere brillantemente omaggio ai creatori e alle piccole mani. L’interesse poggia quindi soprattutto su questa disfunzionale famiglia Ledu dove risentimenti, gelosie, umiliazioni e false pretese sono presenti ad ogni pasto o incontro.

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Una sfilata di stelle

Di fronte a questo Vincent dal narcisismo esacerbato, il suo disonesto fratello Victor sembra più demoniaco. Trasferitosi ai Rovel dopo il matrimonio con la figlia di Diane, gioca pericolosamente su entrambi i fronti. Da parte sua, Robinson, figlio di Marie, sorella di Ledu, assumerebbe la direzione artistica, ma suo zio Vincent lo porta via. Quanto all’innocua Paloma Castel, la pedina legata ai Ledu, potrebbe rivelarsi più dura e subdola di quanto sembri.

Con una tale galleria di personaggi che usano e abusano di colpi bassi, tradimenti e manipolazioni, era necessaria una parata di stelle per eguagliarla. È!

Fabrice Gobert (“Les revenants”, “Mytho”) si diverte a filmare un regale Lambert Wilson in questo palazzo di Ledu, una gustosa Carole Bouquet nei panni di una donna di potere fragile e cinica, una luminosa Zita Hanrot nei panni di una forza silenziosa, un commovente Antoine Reinartz nei panni di un Calimero. Pierre Deladonchamps, Amira Casar, Anne Consigny e Florence Loiret Caille completano meravigliosamente questo cast di alto livello.

I cameo apportano anche un’aggiunta di realtà molto apprezzabile quando la modella Eva Herzigová, la giornalista Miss Agnès compaiono sullo schermo durante una sfilata di moda o quando Amanda Lear arriva come una ricca cliente fantasiosa. “La Maison” incarna finalmente una serie in cui non solo la moda è piacevole da contemplare, ma in cui le azioni discutibili di questa famiglia di ego-trippers ti tengono con il fiato sospeso.

Philippe Congiusti/ld

“La Maison” di José Caltagirone e Valentine Milville, con Lambert Wilson, Amira Casar e Carole Bouquet. Su Apple TV+ dal 20 settembre 2024.

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