Un fine settimana di pittura all'aria aperta a Veules-les-Roses

Un fine settimana di pittura all'aria aperta a Veules-les-Roses
Un
      fine
      settimana
      di
      pittura
      all'aria
      aperta
      a
      Veules-les-Roses
- -

Par

Camille Larher

Pubblicato il

15 settembre 2024 alle 10:19

Vedi le mie notizie
Segui le notizie di Dieppe

C'è 150 anniil pittore russo Vasilij Polenov dipinto Il Vecchio Portalea Veules-les-Roses. Fu uno dei discepoli diAleksej Bogolioubovè entrato Normandia io 19e secolo per sfruttare la luce eccezionale del Costa d'AlabastroQuesti artisti dipingevano sul posto.

Per questo motivo, il piccolo villaggio di Veules li attrae in modo particolare. Vassily Polenov ha affinato lì il suo talento per la pittura all'aria aperta. Si dice che abbia affermato che dipingendo sul posto accanto a Bogolyubov, “ha imparato di più in poche ore che lavorando da solo per mesi”.

Una mostra domenica

Il Vecchio Portale è uno dei suoi dipinti più noti. Questo studio ispirò l'artista a creare un dipinto più grande che divenne un'opera importante nella collezione di paesaggi ora conservata presso Museo russo di San Pietroburgo.

Per celebrare questo anniversario, per un fine settimana questi 14 e 15 settembre 2024diverse decine di pittori professionisti e dilettanti affermati che amano dipingere sul posto installeranno i loro cavalletti nelle strade di Veules-les-Roses. Nessuna scelta imposta.

Cinque siti da evidenziare

“La tecnica utilizzata, le dimensioni e il numero di opere prodotte sono a discrezione di ogni artista”, sottolinea l'Associazione Vassily Polenovorganizzatore dell'evento.

Tuttavia, vengono suggeriti cinque siti: il vecchio cancello, i letti di crescione, i mulini, la spiaggia e il villaggio. Le opere dipinte durante il fine settimana saranno esposte presso sala Michel-fragenda 14 ore.

Segui tutte le notizie dalle tue città e dai tuoi media preferiti iscrivendoti a Le mie notizie.

-

PREV Il libro di questo mixologist delizierà i vostri occhi (e le vostre papille gustative!)
NEXT i numeri folli del suo documentario, “Kaizen”