“Per porre fine al dominio maschile“, UN “tabella di marcia“firmato da più di 200 uomini, tra cui lo scrittore Gaël Faye, il comico Guillaume Meurice e il cantante Eddy de Pretto, è stato pubblicato online sabato da Libération, in reazione al processo per stupro di Mazan.
“Il caso Pelicot ci ha dimostrato che la violenza maschile non è una questione di mostri, è una questione di uomini, di Mr. Everyman.” scrive l’attivista e terapeuta Morgan N. Lucas, autore della rubrica.
“Dire “tutti gli uomini” significa parlare di violenza sistemica perpetrata da tutti gli uomini, perché tutti gli uomini, senza eccezioni, traggono vantaggio da un sistema che domina le donne. E poiché siamo tutti il problema, possiamo tutti essere parte della soluzione.” continua.
“Smettiamo di considerare il corpo delle donne come un corpo a loro disposizione (…). Smettiamo di concentrarci sull’ombelico e invertiamo il peso della vittima (…). Smettiamo di pensare che ci sia una natura maschile che giustifica i nostri comportamenti. Smettiamo di perpetuare il club dei ragazzi, proteggendo le nostre controparti maschili“, elenca questo”tabella di marcia“.
Tra i 200 firmatari, secondo Libération, ci sono l’attore e regista Gilles Lellouche, il drammaturgo Alexis Michalik, il rapper Vin’s e l’assistente sociale e scrittore Martin Winckler.
L’articolo fa riferimento al processo per stupro di Mazan: una donna drogata dal marito, Dominique Pelicot, e violentata per dieci anni da decine di uomini con profili molto diversi. Questo processo, che ha ricevuto molta attenzione mediatica, ha visto la rinascita dell’hashtag #notallmen sui social network.
Con questa espressione gli internauti, per lo più uomini, intendono denunciare ogni generalizzazione, ritenendo che si tratti soprattutto di un problema individuale e non sistemico.
“Molti dicono che il processo ai 51 stupratori è in realtà il processo alla mascolinità. Molti ne sono offesi, trovando di moda indignarsi perché vengono messi nello stesso paniere piuttosto che ribellarsi alle atrocità orchestrate da Dominique Pelicot e approvate da tanti altri uomini.“, si lamenta Morgan N. Lucas nel suo testo.
Senza nominarlo, l’attivista risponde anche ai commenti dell’attore Vincent Lindon che, durante un’intervista su France Inter a maggio, ha chiesto:una tabella di marcia“per essere una femminista migliore.
“Eccolo qui, dato da un uomo ad altri uomini perché dobbiamo smettere di chiedere alle donne di fare il lavoro per noi.“, scrive il terapeuta, elencando in dieci punti i cambiamenti attesi.
Stupri di Mazan Gisèle Pelicot