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Tadej Pogacar un “tiranno”? La risposta dello sloveno ai suoi detrattori

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Vincitore questo sabato della 118esima edizione del Giro di Lombardia, Tadej Pogacar sta completando una stagione assolutamente eccezionale con l’incoronazione di campione del mondo, il Tour de France, il Giro. Intoccabile al punto da suscitare dubbi e critiche. Lui risponde contando sull’affetto del pubblico.

Campione del mondo su strada, vincitore del Tour de France per la terza volta, vittorioso del suo primo Giro, incoronato alla Liegi-Bastogne-Liegi, alla Strade Bianche… questo sabato, Tadej Pogacar ha affermato ancora una volta il suo ultra dominio vincendo il Tour della Lombardia per la quarta volta in carriera. E con stile, senza lasciare la minima briciola ai rivali, tra cui Remco Evenepoel, secondo ma retrocesso… con più di tre minuti di ritardo.

“La storia, la vedremo dopo la carriera, voglio solo vivere il momento presente”, risponde lo sloveno. “Ora vado in vacanza, mi riposerò e poi guarderò alla prossima stagione e ai prossimi obiettivi, con tante motivazioni. Il mio dominio? Non ho la risposta perché” Non sono nella testa dei miei avversari e non conosco i loro dati di potenza. Forse una combinazione di tutto questo. Oggi la motivazione è stata un fattore importante dopo una stagione così lunga.

“Su internet puoi sempre trovare persone piene di negatività”

Questa apparente facilità solleva interrogativi ma anche fastidio tra coloro che mettono in dubbio questa “tirannia” sull’attuale plateau. “Non vedo nessuno che lo dica lungo la strada”, risponde Tadej Pogacar. “Oggi ho visto tanti tifosi, è stato bellissimo. Abbiamo fatto 255 km e tutti erano lì per incoraggiare me e il resto del gruppo. Su internet trovi sempre persone piene di negatività. Ma non è quello che vedo sul ciglio della strada e questa è la cosa più importante.”

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