Dopo mesi di polemiche e ritardi, il primo programma scolastico dedicato all’educazione alla vita affettiva, alle relazioni e alla sessualità – denominato “Evars” – giunge a una delle ultime fasi del suo sviluppo: è terminato l’esame davanti al Consiglio dell’Istruzione Superiore (CSE). prevista per il 29 gennaio.
Giovedì 23 gennaio a France Inter, il ministro dell’Istruzione Nazionale, Elisabeth Borne, ha difeso questo testo “assolutamente essenziale” in un contesto in cui, ricorda, “Ogni tre minuti un bambino è vittima di violenza sessuale”O “due milioni di minori sono esposti a contenuti pornografici su Internet” e dove “Il sessismo è in aumento”. Il programma mira a “attento” ha “fornire le informazioni giuste a seconda dell’età dello studente”dice l’ex primo ministro.
Le tensioni per ora si sono allentate rispetto a novembre 2024. Al centro della polemica di allora, portata avanti da associazioni di estrema destra e destra cattolica, c’era l’equilibrio tra il ruolo della scuola e quello della scuola. la famiglia nell’educazione alla vita sessuale; l’età di introduzione di concetti come la pubertà; e soprattutto il posto dell’espressione “identità di genere” nei programmi.
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