Tadej Pogacar, c'è da temere il peggio…

Tadej Pogacar, c'è da temere il peggio…
Tadej Pogacar, c'è da temere il peggio…
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Autore di una stagione straordinaria, Tadej Pogacar non dovrebbe rallentare nel 2025, secondo Cyril Guimard. E questo vale anche per la sua squadra, il Team UAE-Emirates, il cui dominio non lo sorprende.

Venticinque vittorie, tra Tour de , Giro d'Italia e Campionati del mondo – sufficienti per permettergli di entrare nella storia del ciclismo insieme a Eddy Merckx e Stephen Roche -, o addirittura due Monumenti – la Liegi-Bastone-Liegi e la Giro di Lombardia: Tadej Pogacar ha regalato una stagione eccezionale. E per Cyril Guimard, questo è ciò che dovremmo ricordare del 2024.

“Tadej Pogacar ha dominato questa stagione dall'inizio alla fine, con una maestria assolutamente straordinaria,”
confidò a Cylism'Actu. E sulla sua scia, l'intero team UAE-Emirates ha brillato, mettendo insieme un bouquet di non meno di 81 vittorie, di cui 41 nelle gare del World Tour. Niente potrebbe essere più normale agli occhi dell'ex direttore sportivo di Bernard Hinault o Laurent Fignon.

“Non è anormale che gli Emirati Arabi Uniti continuino a dominare”

“Quando il leader svolazza, i compagni di squadra svolazzano. Quando hai un grande leader, hai grandi compagni di squadra. Questi stessi compagni di squadra in un’altra squadra senza un grande leader, ti tolgono il 20%. La motivazione collettiva è qualcosa di straordinario”, ha spiegato, aggiungendo: “Ho avuto la fortuna di vivere questo tipo di episodi, torna al Tour de France del 1984 e capirai cosa intendo, abbiamo comunque vinto 10 tappe, finendo 1 e 3 nella classifica generale”.

E per Cyril Guimard il dominio della squadra emiratina e del suo leader non dovrebbe finire nel 2025, a meno di un incidente. “Non è anormale che gli Emirati Arabi Uniti continuino a dominare in questo modo”, ha avvertito, aggiungendo: “Quando c’è questa euforia della vittoria, è vincere, è logico, è normale. Ed è tanto più logico visto che è la squadra che ha il budget più grande e che di conseguenza ha i migliori corridori, i migliori giovani…”

France
Cycling

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