Ivan Romeo, due mesi di preparazione per un arcobaleno – News

Ivan Romeo, due mesi di preparazione per un arcobaleno – News
Ivan Romeo, due mesi di preparazione per un arcobaleno – News
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Il maestro di cerimonia, durante una conferenza stampa, ha immediatamente preparato la scena per l’esibizione prima di dare la parola al vincitore. “Ivan, sei il primo spagnolo da José Ivan Gutierrez nel 1999 a vincere il titolo mondiale nella cronometro tra gli Espoirs, 25 anni fa”. Ivan Romeo sorride. 25 anni fa, l’ispanico non era ancora nato. Ma a parte questa statistica, che vale quel che vale, la cosa principale è ovviamente altrove per un ragazzo che ha fatto scalpore vincendo il titolo mondiale proprio sotto il naso dei due principali favoriti, i potentissimi roller Jakob Söderqvist e Alec Segaert, lo svedese ha vinto l’argento mentre il belga non è nemmeno salito sul podio (vedi classifica). “È incredibile. Non ci posso credere. È un sogno che ho da quando ero bambino. Ho sempre amato la disciplina della cronometro. Aspettavo da tanto tempo un risultato così grande e oggi è arrivato. Significa così tanto per me!”

Professionista della Movistar da due anni, assicura di essersi preparato appositamente per questo evento, come non aveva mai fatto prima per nessun’altra gara. “Quando ho scoperto il layout di questa Coppa del Mondo, ho capito che era potenzialmente fatta apposta per me e ho messo questo evento nella mia testa. È persino diventato il mio obiettivo principale della stagione. Volevo prepararmi a fondo”. Così spiega Ivan Romeo per DirettaVelo essere passato “gli ultimi due mesi pensando solo a questo cronometro” e il “ultimi quindici giorni pedalando solo sulla macchina da cronometro in allenamento”nonostante tre semiclassiche italiane disputate l’11, 12 e 14 settembre, tra cui il Memorial Marco Pantani, dove trascorse un centinaio di chilometri in testa.

Per il resto della stagione, lo spagnolo non ha ottenuto prestazioni degne di nota contro il tempo. 10° nella cronometro dell’UAE Tour all’inizio dell’anno, poi 13° al Tour del Belgio, 7° a Burgos, Ivan Romeo ha conquistato solo il 6° posto nel suo campionato nazionale lo scorso giugno, finendo a 30 secondi da un certo Markel Beloki, l’altro rappresentante spagnolo questo lunedì nella cronometro Espoirs. “Ma non è paragonabile perché non mi sono preparato per quei momenti come mi sono preparato per quelli di oggi.”assicura quando gli viene chiesto se si sente in grado di vincere l’arcobaleno visti i risultati ottenuti quest’anno contro i professionisti. “Altre volte ho avuto delle giornate buone, altre meno buone… Qui ho saputo usare questo percorso alla perfezione per fare la differenza nei dossi, correre rischi sufficienti nelle discese senza sbagliare, prima di concludere molto bene la parte lungo il lago”Era il suo giorno.

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