COLLOQUIO – Il paleontologo sottolinea che i Neanderthal, vissuti in Europa tra 300.000 e 40.000 anni prima della nostra era, e l’“Homo sapiens” hanno il 2% dei geni in comune. Un incrocio che ha permesso a questi ultimi di conquistare il pianeta.
Chi era veramente Neanderthal? Questo essere era ancora dipinto solo di recente come rozzo e rozzo? Quali erano i suoi legami con Sapiens? Silvana Condemi, paleontologa e direttrice di ricerca del CNRS, si è occupata in particolare della questione dell’ibridazione tra l’uomo di Neanderthal e il primo uomo moderno. Ha co-firmato, con Jean-François Mondot, Neanderthal in spiaggia. I nostri fratelli sono scomparsi su una sdraio, a Dunod. Un’opera molto accessibile.
IL FIGARO. – Quando e dove visse l’uomo di Neanderthal?
Silvana CONDEMI. – Dalla sua scoperta nel 1856, nella valle di Neander (“thal”, in tedesco), vicino a Düsseldorf, in Germania, sono stati rinvenuti un gran numero di fossili. È quindi possibile ricostruirne l’origine, la sua evoluzione e situarlo geograficamente e cronologicamente. L’uomo di Neanderthal è il primo europeo: la sua storia evolutiva inizia 400.000 anni fa ma, una volta acquisite le sue caratteristiche definitive, circa 130.000 anni fa, lascia la sua culla europea e vaga…
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