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Boris Johnson definisce Macron una “vera seccatura”

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Brexit, accento inglese: l’ex primo ministro britannico Boris Johnson prende in giro Emmanuel Macron e regola i conti con il presidente francese che definisce in particolare un “vero fastidio”, secondo estratti delle sue memorie pubblicate lunedì sul Daily Mail .

Il fragoroso ex leader conservatore britannico ha pubblicato il 10 ottobre “Unleashed”, in cui racconta la sua esperienza in politica, in particolare il periodo trascorso a Downing Street dal 2019 al 2022, segnato dai negoziati con l’Unione Europea sulla Brexit o dalla pandemia di Covid-19.

“Sebbene Macron sia stato personalmente affascinante, e anche se spesso siamo stati d’accordo su questioni importanti, era sincero quando ha detto che il Regno Unito dovrebbe essere punito” per la Brexit, scrive Boris Johnson.

Descrive a lungo i suoi scambi con leader europei come l’ex cancelliere tedesco Angela Merkel ed Emmanuel Macron, di cui deride l’accento quando parla inglese.

“Su certi argomenti, temo di sospettarlo come una vera seccatura”, dice di quest’ultimo.

Critica in particolare Emmanuel Macron per il suo atteggiamento sulla spinosa questione dei migranti che attraversano illegalmente la Manica per raggiungere il Regno Unito dalla Francia, un tema molto delicato da parte britannica.

“Mi è sembrato almeno possibile che abbia sfruttato il problema” e “abbia permesso con discrezione a un numero sufficientemente elevato di migranti di attraversare” la Manica “per far impazzire il popolo britannico e minare uno degli aspetti più importanti della Brexit, che consisteva nel riprendere il controllo dei nostri confini”, scrive Boris Johnson.

L’ex primo ministro evoca ancora la rabbia del presidente francese quando la britannica AstraZeneca sviluppò uno dei primi vaccini contro il Covid-19, e si congratula per aver causato una battuta d’arresto alla Francia concludendo con Stati-Uniti e Australia un’alleanza di difesa che ha fatto deragliare un accordo multimiliardario tra Parigi e Canberra.

Un’alleanza “che sarebbe stata davvero un montante per i francesi”, scrive Johnson.

Da quando ha lasciato Downing Street nell’estate del 2022, Boris Johnson si è trasformato in editorialista per il tabloid “The Daily Mail”, pur ricevendo decine di migliaia di euro per conferenze.

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