L’ex grande capo del franchise Les counters de la Bio ha orchestrato una frode sulla disoccupazione parziale durante il confinamento?

L’ex grande capo del franchise Les counters de la Bio ha orchestrato una frode sulla disoccupazione parziale durante il confinamento?
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l’essenziale
La società Les Comptoirs de la Bio, con sede a Montauban, avrebbe indebitamente ricevuto 114.000 euro dichiarando che i suoi dipendenti erano in disoccupazione parziale durante il periodo di lockdown sanitario tra marzo e maggio 2020. È quanto sostiene Urssaf d’ Agenti dell’Occitania davanti al tribunale giudiziario di Montauban, 13 febbraio 2024. Contro l’ex boss sono stati chiesti 45.000 euro di multa e 10 mesi di carcere con sospensione della pena. Deliberato il 22 aprile 2024.

L’ex capo del franchise Les counters de la Bio ha frodato gli aiuti di Stato durante l’episodio di confinamento del Covid-19?

Questa è la domanda alla quale risponderà martedì 23 aprile 2024 la presidente Virginie Baffet, che segue il caso da più di due mesi, all’inizio dell’udienza penale.

Processato il 13 febbraio davanti al tribunale giudiziario di Montauban, Philippe Bramédie, fondatore di questo franchising di 150 marche con sede a Montauban, acquistato dal 2022 dal gruppo Intermarché, ha negato categoricamente durante il suo lungo processo.

“Non ho mai avuto intenzione di sfruttare in modo fraudolento la disoccupazione parziale”, ha affermato il grande capo.

Da parte loro, gli agenti dell’Urssaf del Tarn-et-Garonne che hanno avviato le loro indagini nell’estate del 2020 non avevano la stessa visione del caso. Per loro, i dipendenti della sede centrale che erano stati messi in disoccupazione parziale tra il 17 marzo e la fine di maggio 2020, lavoravano 35 ore settimanali invece di 2 ore al giorno.

Disoccupazione parziale inferiore a tre mesi che avrebbe permesso all’azienda di risparmiare fino a 114.000 euro, stimano gli agenti dell’ispettorato del lavoro nel loro rapporto inviato alla Procura di Montauban.

Non convinto dalla difesa dell’imputato, il magistrato della procura Magali Bordes ha chiesto contro l’ex grande boss una multa di 45mila euro e 10 mesi di reclusione con sospensione della pena. Il sostituto procuratore chiede inoltre la diffusione della condanna e dà al tribunale la possibilità di vietare all’indagato di esercitare un’impresa. Deliberato oggi alle 14.00

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