Perché la pertosse ritorna più forte

Perché la pertosse ritorna più forte
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Dall’inizio dell’anno, i casi di pertosse sono aumentati notevolmente in Europa e, in misura minore, in Francia, ha allertato Public Health France. Una quindicina di casi raggruppati (cluster), per un totale di 70 casi, sono stati segnalati in otto regioni dall’inizio dell’anno, rispetto a soli due cluster, e nella sola regione dell’Île-de-France l’anno scorso. La malattia respiratoria altamente contagiosa, che si manifesta con imponenti attacchi di tosse, è causata dai batteri Bordetella pertosse. È particolarmente grave per i bambini sotto i sei mesi, che hanno maggiori probabilità di essere ricoverati in ospedale o addirittura di morire a causa della malattia.

Dalla fine del 2023 sono in corso gravi epidemie in Danimarca, Regno Unito e Croazia, con centinaia di casi settimanali. Rimbalzi significativi si sono registrati in altri paesi vicini (Belgio, Germania, ecc.)

La vaccinazione limita l’epidemia

In Francia la vaccinazione neonatale, diventata obbligatoria dal 2018, sta limitando l’epidemia. Il calendario vaccinale prevede una prima iniezione a due mesi, un’altra a quattro mesi e un richiamo a undici mesi. Si raccomandano altri due richiami, a sei anni e tra gli 11 e i 13 anni. E infine, idealmente, un ultimo a 25 anni, che potrà essere raggiunto fino a 39 anni. Dal 2022 è raccomandata la vaccinazione anche alle donne in gravidanza, al fine di proteggere i neonati.

Come per altre malattie, la pertosse presenta picchi regolari, normalmente ogni due-cinque anni. Come per altri contagi, la crisi del Covid-19 e le misure di barriera hanno spostato il picco epidemico. L’ultimo risale all’inizio del 2018.

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