lo scenario da incubo Covars per il 2030

lo scenario da incubo Covars per il 2030
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Quattro anni fa, la Francia era in pieno lockdown, sprofondato in una pandemia di Covid-19, che sembrava non avere fine. Se le mascherine, l’ordine di restare a casa e la prospettiva di un vaccino facevano parte della nostra vita quotidiana, questi dati sembrano oggi meno presenti nel quotidiano. Devo dirlo la fine dei test diffusi, ma anche la cessazione del monitoraggio dell’epidemia, hanno reso la presenza del virus quasi invisibile, anche se le autorità sanitarie restano in allerta. Con l’avvicinarsi dei Giochi Olimpici, il timore di un nuovo coronavirus è quindi attuale. Facciamo il punto.

Trasporti, lavoro, shopping, vita culturale e comunitaria, ma anche viaggi e ristorazione… La vita normale è tornata alla normalità dopo essere stata pesantemente colpita dalla pandemia di Covid-19 sperimentato in tutto il mondo negli ultimi anni. Le mascherine furono progressivamente relegate nell’armadio o riservate solo agli operatori sanitari mentre il gel idroalcolico scomparve progressivamente dalle aree comuni. Dietro questa calma apparente, il virus Covid-19 resta tuttavia ampiamente monitorato poiché il timore di una ripresa è ancora presente.

Le autorità sanitarie sono quindi particolarmente in allerta mentre i Giochi Olimpici si svolgeranno nella capitale dal 26 luglio all’11 agosto. Come menzionano i nostri colleghi di Capital, Gli epidemiologi di Public Health France producono ancora analisi di rischio altamente dettagliate sul virus. Pertanto, hanno studiato di recente la comparsa di una nuova variante, osservato da febbraio. Chiamato “XDK”, sarebbe un ricombinante di JN.1 e XBB.1.16, altri due sottolignaggi della galassia Omicron.

Arrivo di un nuovo coronavirus: rilevata una variante

Per adesso, questa nuova variante suscita poca preoccupazione tra gli scienziati. Direttore del dipartimento di virologia dell’ospedale Croix-Rousse di Lione e membro del comitato di monitoraggio e anticipazione dei rischi sanitari (Covars), Bruno Lina ritiene tuttavia che sia “ovviamente necessario monitorarlo” ma che la cosa più probabile resta “che non se ne parlerà più tra un mese”.

Per proteggersi da un nuovo coronavirus, il Ministero della Salute e della Prevenzione ha avviato una nuova campagna di vaccinazione contro il Covid-19. Si tratta quindi di “proteggere i gruppi più vulnerabili esposti a forme gravi della malattia”. Resta la vaccinazione, anche questa volta, interamente coperto dall’assicurazione sanitaria.

Arrivo di un nuovo coronavirus: un rischio entro il 2030?

Durante la precedente campagna vaccinale, il dato delle persone vaccinate è stato solo del “30,2% delle persone di 65 anni e più”. In questo contesto si teme questouna minore copertura vaccinale potrebbe ridurre l’immunità collettiva contro il Covid-19. Resta quindi la possibilità che una nuova variante possa presto causare problemi.

In una nota depositata al governo all’inizio di aprile, Covars non ha quindi escluso la presenza di un possibile nuovo coronavirusnei prossimi cinque anni. Lo afferma il rapporto“La sorveglianza e la ricerca continua sono essenziali per mitigare il rischio pandemico”. Con raccomandazioni di prudenza di fronte alla futura mescolanza di popolazioni portata dalle Olimpiadi di quest’estate.

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