Uno studio presentato il 27 aprile
Affetto da una malattia del sangue, il paziente non sarebbe riuscito a produrre abbastanza anticorpi per combattere il virus che sarebbe mutato più di cinquanta volte. Dopo l’analisi, i ricercatori hanno concluso che il coronavirus aveva sviluppato resistenza allo strovimab, un trattamento anticorpale Covid, nel giro di poche settimane. “Questo caso evidenzia il rischio di infezioni persistenti da SARS-CoV-2 negli individui immunocompromessi”, scrivono. “Sottolineiamo l’importanza di una continua sorveglianza genomica dell’evoluzione del SARS-CoV-2 nelle persone immunocompromesse che soffrono di infezioni persistenti”, continuano i ricercatori citati alla rivista americana Time. Precisano inoltre che questo virus, mutato decine di volte, non ha infettato nessun altro.
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Il caso di questo paziente, la cui nazionalità non è stata rivelata, è già stato oggetto di uno studio. Sarà presentato al congresso della Società Europea di Microbiologia Clinica e Malattie Infettive che si terrà a Barcellona il 27 aprile.
