L’account X dell’attore Jean-Claude Van Damme, 67 anni, è stato violato quasi due settimane fa e nulla sembra indicare che la star belga abbia preso il controllo del suo contenuto.
Jean Claude Van Damme sta affrontando l’hacking del suo account X. Nelle ultime 24 ore sono emersi diversi messaggi sulla rete dell’attore. Solo che questi ultimi sono più che sorprendenti. “Mi piace ballare perché non ho nient’altro da fare”, “Ho comprato uno yacht per 4 milioni di dollari, ma non posso donare più di 4 dollari ai rifugi per animali bisognosi. I miei soldi appartengono solo a me”, si legge in particolare, quando l’attore si scusa in un’altra pubblicazione per aver “mentito a tutti per così tanto tempo”, a proposito della pubblicità realizzata nel 2013 per conto della Volvo, in cui l’attore recitava la sua famosa spaccatura tra due camion in movimento, impresa che il messaggio lasciato su X attribuisce allo stuntman Alain Moussi.
Secondo l’attore 64enne, il suo account è stato violato dall’inizio del mese. È quanto ha suggerito su Instagram in un post del 7 gennaio, in cui ha prima messo in guardia coloro che avrebbero tentato di eseguire le sue famose spaccate, sottolineando che questo esercizio richiedeva allenamento, prima di spiegare di essersi fatto “rubare le password del suo account X da ex dipendenti”.
L’attore avverte i suoi fan
“Il vero Van Damme è SOLO su Instagram e Facebook in questo momento finché non mi verrà restituita la password di YouTube e non chiedo nulla”, ha postato la star dei film d’azione degli anni ’90 prima di concludere: “queste piattaforme YouTube e X sono tenute in ostaggio ”, senza dimenticare di ringraziare i suoi fan.
La versione del furto della password da parte dei dipendenti avrebbe potuto essere confermata proprio dagli stessi. “Non sono stato hackerato. Semplicemente non pago i miei dipendenti”, si legge in un messaggio pubblicato domenica sulla rete X dell’attore, che in questa pubblicazione riprende ampiamente la sua posizione.
“Non mantengo i miei figli. Non mi alleno. Non mangio. Non dormo. È così che faccio brutti film uno dopo l’altro. Non so perché lo faccio?”, conclude il messaggio vendicativo.
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