Thomas Ngijol, una stella in Francia
Appena arrivata all’istituto psichiatrico di Mont-Royal dopo che le era stato caldamente raccomandato di lasciare la polizia, Suzanne incontrerà l’ufficiale d’intervento Mortimer Vallantcon cui diventa amica.
È l’attore e comico francese Tommaso Ngijol chi interpreta il ruolo. Per la prima volta in una serie del Quebec, Florence Longpré spiega la sua scelta dell’attore: “È la prima volta che interpreta un ruolo drammatico come questo. Il suo personaggio farà l’intero arcobaleno di emozioni. Il personaggio era un francese di origine camerunese, e non ce ne sono mille. È stato durante le audizioni che è rimasta incantata: “Abbiamo fatto le audizioni lì. Non lo conoscevamo affatto, poi è stato con lui che è scattato tutto. Abbiamo pensato che fosse perfetto per il ruolo”.
Riprese particolarmente difficili
Caldo intenso, finestre che non si aprono, il set della nuova serie girata quest’estate era una vera fornace!
E non è tutto, l’autore diEmpatia aggiunge questi tanti inconvenienti: “Epidemia gastro, COVID, giorni (di riprese) portati via, anche alluvioni”. Tuttavia, ricorda di aver ricordato di più la superba chimica di squadra, che sicuramente ha aiutato durante le scene particolarmente emozionanti da recitare.
Per quello Empatia?
Empatia, un titolo scelto non a caso: “La serie si chiama Empatiaperché è anche lo sguardo che abbiamo, che possiamo avere, il giudizio che possiamo avere di fronte a persone che si trovano in un istituto psichiatrico. Guardando la serie ci attraversano una serie di emozioni: “L’unità in cui si svolge la serie ospita pazienti considerati pericolosi per gli altri o per se stessi. Si tratta spesso di pazienti che hanno commesso reati molto gravi, quindi è certo che li seguiamo in questo. A volte proviamo empatia per loro, a volte siamo disgustati, a volte ridiamo”.
La salute mentale, tema chiave di questo nuovo capolavoro di Longpré, contiene un messaggio importante: “È una persona che ho incontrato che soffre di [troubles] di salute mentale che mi ha detto che la casa più importante era quella che abbiamo qui [la tête]. Quando non stai bene in quel posto, non importa il viaggio, non stai bene. Quindi questa casa è preziosa e auguro a tutti noi una bella casa”.
Abbiamo avuto modo di vedere i primi due episodi e, non si può negarlo: i personaggi, anche quelli più intensi, sono toccanti. Menzione speciale ai pazienti dell’istituto psichiatrico che vi sconvolgeranno con i loro racconti. Commovente e accattivante fin dai primi minuti, la nuova Empathy sarà disponibile su Crave dal 10 aprile.
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