Dakar, 15 gennaio (APS) – L’accademico americano Paul Cheney, specialista in storia moderna all’Università di Chicago, negli Stati Uniti, ha invitato martedì a favorire un approccio che metta in risalto le società nella scrittura della storia coloniale.
«La cosiddetta storia coloniale è fin troppo associata a un gruppo di intellettuali organici. Oggi dobbiamo decostruire tutto questo e affrontarlo dal basso delle società coloniali, mettendo in risalto le persone ai margini”, ha dichiarato.
È intervenuto a una conferenza sul tema “Scrivere la storia coloniale dai margini: Gabriel Debien al Cairo, Dakar e Haiti”, organizzata dal Centro di ricerca dell’Africa occidentale, chiamata Warc in inglese.
Storico d’Europa, specializzato nell’Ancien Régime e nell’Impero coloniale francese, Paul Cheney ritiene che per uno studio della storia, in particolare della storia coloniale, “dobbiamo dare importanza alle storie delle periferie, avvicinarci alle marginalità” ‘.
Per fare questo si riferisce a “Gabriel Debien che ha gettato le basi della storia sociale delle Antille francesi”.
Il moderatore della conferenza, il professore di storia Ibrahima Thioub, ex rettore dell’UCAD, ha sottolineato la necessità di tenere conto degli strati emarginati nello scrivere la storia di una società.
Sostiene che la storia non è semplicemente il vertice della società, tanto meno gli eroi più visibili.
Secondo Thioub, un simile approccio tenderebbe “a rimuovere milioni di persone come soggetti della propria storia, perché non sono solo emarginati dalla società, politicamente, economicamente, culturalmente”. “Forse sono considerati per meno di niente, mentre molto spesso sono loro che compongono la società”, ha affermato.
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