ripeté la signorina
Questa scena ti sembra familiare? È normale. Ogni anno, quasi nella stessa data, una giovane donna, con la tiara in testa, la sciarpa intorno al petto, crolla in lacrime tra le braccia di altre giovani donne altrettanto scintillanti, ma senza tiara. Al loro fianco, Jean Pierre-Foucault, sistematicamente travolto dagli eventi. Quest'anno la scena si è svolta il 14 dicembre al Futuroscope di Poitiers e il ruolo principale è stato interpretato da Angélique Angarni-Filopon. Miss Francia 2025 è lei.
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Fatto Vaison
La vincitrice più anziana nella storia del concorso, a lungo riservato alle donne sotto i 24 anni, Angélique Angarni-Filopon, 34 anni, ha ricevuto la tradizionale fascia di Miss France. Lungo 1,60 metri, largo 9,5 cm e legato con uno spillo, è prodotto da molti anni dalla casa francese Varinard, con sede a Vaison-la-Romaine. Sappiate questo: originariamente specializzata nella produzione di bandiere, l'azienda produce anche sciarpe per sindaci.
Guerra del pizzo
Angélique Angarni-Filopon indossava un'imponente sottoveste di tulle rosa che giustificava un breve accenno storico. Il materiale prende il nome dall'omonima cittadina, situata nel Limosino, dove veniva realizzato il merletto ad ago, chiamato “point de Tulle”. Fu in Inghilterra, nel 1777, che venne sviluppato il tulle industriale con lo scopo di imitare, su larga scala, il pizzo di tulle. La controparte britannica divenne così rapidamente qualitativa che Napoleone ne fece vietare l'importazione nel 1802 per non scoraggiare gli artigiani francesi, afflitti da tale concorrenza.
Tutto ciò che luccica
L'abbondanza di paillettes su diversi abiti qui presenti, in particolare a sinistra dell'immagine sull'abito di Cindy Fabre, direttrice del concorso nazionale Miss France, e sulla giacca Sylvie Vartan, presidente della giuria di quest'anno, ci permette di ricordare che indossare questo ornamento è una delle tendenze più durature della storia. Giudicate voi stessi: nel 1327 a.C., il faraone Tutankhamon fu mummificato e poi ricoperto di piccoli pezzi simili a paillettes, che si supponeva garantissero la sua stabilità finanziaria post mortem.
Buon piede, buon occhiello
L'eterno direttore di circo del concorso, Jean-Pierre Foucault, indossava un classico smoking, accompagnato da un papillon sui toni bordeaux, l'effetto peggiore, e un garofano rosso all'occhiello che ci permette almeno di fare un intermezzo cinematografico. Harrison Ford, dentro Indiana Jones e il tempio maledetto, portava anche un garofano all'occhiello, proprio come Marlon Brando Il Padrino O Sean Connery dentro Dito d'oro. Jean-Pierre Foucault segue quindi le orme dei più grandi. Lascerà la stessa traccia stilistica? Chi lo sa.
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