Di Elsa Girard-Basset | Giornalista web
Giocatore brillante dal temperamento calmo e sereno nella vita, Zinédine Zidane potrebbe trasformarsi in una vera bestia sui campi di calcio. E se Marco Materazzi ne sa qualcosa, è stato Marcel Desailly uno dei primi a pagare lo scotto del temperamento vulcanico del ragazzino di Castellane. Finché la mia faccia non fu coperta di sangue.
Gli daremmo il buon Dio senza confessione, secondo l’espressione consolidata. Educato, discreto, educato, Zinédine Zidane è un modello nella vita di tutti i giorni, e tutti coloro che lo hanno conosciuto fin da giovanissimo sono d’accordo con lui. Il problema è che una volta su un campo di calcio Zizou era capace di reagire molto male alle provocazioni, anche a costo di penalizzarsi e far soffrire la sua squadra.
Il grande pubblico, ovviamente, ricorda la sua caduta dei ramponi su un saudita ai Mondiali del 1998, o la testata su Marco Materazzi. Ma Marcel Desailly, da parte sua, ricorda soprattutto il momento in cui fu vittima di un gancio destro del tutto inaspettato di Zidane che tirò lo spillo. Era il 18 settembre 1993.
L’attacco di Zinédine Zidane a Marcel Desailly
Sul set di “Vestiaire” di RMC Sport, Roland Courbis, che allenò il numero 10 del Bordeaux, ricordava:
Zizou, l’ho avuto nei suoi primi giorni. Ricordo una partita a Marsiglia, dove Desailly lo prese un po’ in giro (dagli un colpo in faccia, ndr). E su corner, non ce lo aspettavamo affatto, né Desailly né noi, lo ha colpito con un gran destro!
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Sono rimasto sorpreso, arrabbiato in quel momento, ma niente da dire sulla qualità del diritto! E poi ho scoperto che non è stato Zizou a cominciare. Però è vero che tra i pochi difetti che ha avuto, quello… Eravamo in vantaggio 1-0, lui ha preso un cartellino rosso e abbiamo perso 3-1. Ma ehi, questa è una delle storie su di lui. Ci ha salvato così tanto!
È vero che il colpo sferrato dal futuro campione del mondo 1998 fu molto violento, poiché Desailly si ritrovò sanguinante. La prova con le immagini qui sotto:
I due si sono poi riconciliati nella squadra francese e sono diventati due degli anelli fondamentali della squadra che ha vinto la Coppa del Mondo e la doppietta europea nel 1998 e nel 2000. E a giudicare dai commenti entusiastici di Desailly sulla sua controparte, tutto è stato perdonato da tempo:
Un vero artista. Quello che poteva fare con la palla era incredibile. Solo Maradona poteva fare altrettanto. Zizou è stato anche un giocatore capace di essere all’altezza nei momenti importanti e di decidere le partite.
Sarebbe stato troppo perfetto se non avesse avuto questo difetto? Forse. In ogni caso, l’impulsività resta il suo più grande punto debole, lui che in carriera ha collezionato 14 cartellini rossi, una cifra anormalmente alta per un numero 10. E non c’è bisogno di ricordare in quali circostanze è avvenuta l’ultima di queste esclusioni. una sera del 9 luglio 2006…
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