Il resto dopo l’annuncio
Se interpreta un insegnante Il Circolo dei poeti mortiattualmente a teatro, Stéphane Freiss conserva ricordi piuttosto traumatici dei suoi anni di scuola. L’attore 64enne, la cui figlia Liv del Estal è già molto conosciuta, spopola nella pièce diretta da Olivier Solivérès in cui interpreta il ruolo del professor John Keating. Un ruolo leggendario, già interpretato al cinema dal compianto Robin Williams, ma a sentire l’attore un professore del genere difficilmente troverebbe posto oggi. “Se un professore Keating fosse arrivato al corso Charlemagne (dove Stéphane Freiss studiò da giovane, ndr) all’epoca in cui ero lì, non avrebbe superato l’anno! (…) Non tutti non lo sono pronto a ricevere questa dose di follia e di libertà che è capace di fornire. La nostra scuola è razionale Quando un personaggio abbandona questa razionalità perché ciò che fa è fuori linea, iconoclasta, incontrollato. entra in uno spazio dove non sappiamo più graduare le cose”analizza in un’intervista rilasciata a Rivista Figaroquesto venerdì 29 novembre.
Stéphane Freiss, separatosi dalla bella Ursula dopo 25 anni d’amore qualche anno fa, racconta poi la sua esperienza personale all’interno dell’Istituto Charlemagne. “Ero studente al corso Charlemagne, a Parigi, a contenitore per rifiuti estremamente duro e rigido. Mi sono fatto da solo toccalogli insegnanti mi hanno messo gomma da masticare tra i capelliinflittomi bullismo inimmaginabile. Ne ho un ricordo terribile e quello che è certo è che non mi ha fatto venire voglia di studiare.”spiega l’attore il cui corpo è soggetto a crisi particolari che hanno avuto un impatto sulla sua vita quotidiana.
Stéphane Freiss esprime la sua opinione sugli insegnanti di oggi
Nonostante non sia più uno studente, Stéphane Freiss è diventato padre, lui che ha tre figli, Liv, Ruben e Bianca. “Recentemente sono stato a una riunione dei genitori riguardo un viaggio che mia figlia sta facendo e ho scoperto che c’era un separazione troppo stretta, un muro, tra insegnante e genitori. Dovremmo riuscire a parlarci più facilmente, a contraddirci a vicenda. Pensare che un insegnante non abbia automaticamente ragione non significa accusarlo di essere un cattivo insegnante!”dice l’attore, prima di aggiungere “E viceversa, un insegnante dovrebbe dire a un bambino ‘i tuoi genitori hanno tutto il diritto di insegnarti questo e quest’altro, ma io la penso diversamente’, senza rischiare la pena di morte! Siamo entrati in un’era politicamente corretta dove la libertà di parola può avere conseguenze drammatiche: ovviamente penso a Samuel Paty.”
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