Il 25 novembre 2024 Gisèle Pelicot realizza la copertina di Vogue Germania in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne. L'ex moglie del principale imputato nel caso Mazan, dove 51 uomini sono accusati di aver violentato la settantenne, è diventata un'icona femminista all'estero.
Affinché “la vergogna cambia lato”Gisèle Pelicot ha chiesto la revoca dell'udienza a porte chiuse del processo in cui è parte civile. Da allora è un'icona femminista in tutto il mondo.
Personaggio centrale del caso Mazan, in cui Dominique Pelicot e 50 uomini sono accusati di aver violentato la settantenne sottoposta chimicamente, Gisèle è finita sulla prima pagina di Vogue Germania in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
“Niente più vergogna”
La prima pagina mette in risalto Gisèle Pelicot con un disegno che la rappresenta, a testa alta, con un sorriso orgoglioso. I toni rosso-arancio evidenziano, tra tutte le copertine di qualsiasi edicola, la figura del processo horror che è quello di Mazan.
Il titolo è sobrio, e riassume il messaggio del settantenne: “Niente più vergogna”, O “Niente più vergogna”. Lei che, fin dall'inizio del processo, ha voluto aprire le porte chiuse per mostrare a tutti i volti dei 51 uomini accusati di averla violentata per dieci anni mentre era inerte.
“Gisèle Pelicot si vede l’importanza di far sentire la propria voce nel processo in corso contro suo marito (e altri 50 autori che l'hanno violentata). Lei lo chiede: “La vergogna cambia lato”. Abbiamo dedicato una copertina digitale al suo coraggio e alla sua forza, e ad oggi.” commenta la rivista specializzata in moda, che indica il 25 novembre come la giornata per combattere la violenza che subiscono le donne.
In tedesco, francese, inglese o anche spagnolo… i commenti sono entusiastici.
Processo fino al 20 dicembre
Questo lunedì sono stati condannati a 20 anni di reclusione penale contro Dominique Pelicot “azioni spregevoli”avendo, per un decennio, drogato, violentato e fatto violentare la moglie da decine di uomini reclutati su Internet.
Questo lunedì sono proseguite le requisizioni per i 30 imputati rimasti in questo processo straordinario.
Il 25 novembre Michel Barnier ha annunciato che dei kit per rilevare la presenza di sostanze chimiche saranno testati in diversi dipartimenti francesi.
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