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“È un po’ catastrofico perdere la propria madre”, confida Thomas Dutronc di Françoise Hardy

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Perdere tua madre, indipendentemente dalla sua età, è un evento al quale non sei mai preparato e dal quale non ti riprenderai mai. Non sarà Thomas Dutronc a dire il contrario. Françoise Hardy è morta l’11 giugno all’età di 80 anni, colpita da un cancro.

Il cantante francese è tornato questo fine settimana sulla morte della madre ed è stato lui ad annunciare la notizia sul suo account Instagram.

Thomas Dutronc: “davvero molto, molto vicino” a Françoise Hardy

In occasione dell’uscita del suo album dal titolo Non è mai troppo tardiospite del podcast Bleu “Dans le retro”, questa domenica, 24 novembre, Thomas Dutronc ha parlato della perdita di sua madre. “È un po’ catastrofico perdere tua madre quando sei figlio. Durante la mia prima infanzia, lei mi è stata davvero molto, molto vicina… Abbiamo condiviso così tanti momenti“, ha dichiarato.

Prima di continuare: Ho la sua risata che risuona dentro di me. Tutta la sua gentilezza nei miei confronti, la sua preoccupazione… Tutto questo significa che quando diciamo: ‘Lei è ancora qui’, ‘Puoi ancora parlarle’, non è vero

Alla domanda se ha sentito la sua presenza dopo la sua partenza, il figlio di Jacques Dutronc risponde con franchezza. “Sfortunatamente lei non è più qui. Non posso parlare con un muro perché le sue reazioni, le sue risposte sono state inaspettate.” ha dichiarato. Se non ha necessariamente la sensazione che lei vegli su di lui, evoca la sua visione delle cose e un ricordo particolare legato al lutto.

Il suo conforto di fronte al dolore

Anche Thomas Dutronc ha parlato della perdita del nonno. “Sì, questo è il consiglio che mi hanno dato tutti ma mio nonno un giorno, ho avuto un’emozione… ho pensato a lui, non c’era più, era una persona che amavo moltissimo e un giorno, penso a lui e piango “ha detto Thomas Dutronc.

Prima di continuare: “Non ho mai pianto, non mi è mai successo. Il giorno dopo vado alla spiaggia dove vado sempre in Corsica e c’è un delfino a 30 metri e lo vedo saltare in aria. Ovviamente un matematico dirà le probabilità che ci siano eventi del genere, ai quali noi stessi racconteremo, in ogni caso vedere emergere questo delfino era un richiamo al grande mistero dell’esistenza. Mi ha consolato.”

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