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“L’inquinamento è una visione della mente”, Mathieu Kassovitz, i suoi commenti sull’inquinamento gli sono valsi l’opportunità di essere nel mirino di Arcom

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Esce Cyril Hanouna, tocca ora a Mathieu Kassovitz assaporare l’ira dell’Arcom. Ospite dello spettacolo Zoom Zoom Zen su France Inter, il 30 settembre, il cineasta, noto per il suo film Odioha suscitato le ire delle autorità di regolamentazione affrontando un argomento controverso: inquinamento.

In diretta, il cinquantenne ha espresso pareri controversi sui temi ambientali, proponendo”un approccio diverso” che non ha mancato di dividere il pubblico.

Lavoriamo con gli strumenti della Terra, non c’è nulla che venga da un altro mondo. L’inquinamento che creiamo è il nostro inquinamento. La Terra lo assimilerà senza problemi“, ha detto. Commenti ritenuti inaccettabili da alcuni specialisti.

Il collettivo QuotaClimat è indignato

La teoria dell’attore è la seguente: poiché l’inquinamento proviene da componenti già presenti sulla Terra, è frutto dell’immaginazione. La Terra alla fine li “assimilerà”. Che gli uomini sono vittime? «Non è un problema‘”, il collettivo QuotaClimat su X (ex Twitter) si è mostrato particolarmente indignato.

Lungi dal condividere l’opinione di Mathieu Kassovitz, l’associazione ha quindi preso la radicale decisione di rivolgersi ad Arcomdenunciando un”mancanza di onestà e rigore informativoPer loro è altrettanto inaccettabile l’assenza di contraddizione sul set.

Francia Inter che si pronuncia di fronte alle polemiche

Di fronte alle polemiche, France Inter ha voluto quindi difendersi. Per la stazione, lui”non dovremmo suggerire che l’ecologia o il clima siano argomenti presi alla leggera nell’aria“.

Siamo uno dei media in cui questi temi vengono maggiormente discussi, in particolare attraverso i nostri programmi come Terra al quadrato trasmessa tutti i giorni, CO2 amore mio la domenica o anche Planete verte ogni venerdì“.

Da parte sua, Mathieu Kassovitz sembra preferire restare in silenzio.

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