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la storia delle sue ultime ore

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Sicuramente era davvero un ipocondriaco. Da quando ha saputo, da bambino, di soffrire di un soffio congenito al cuore (che gli ha permesso di essere esentato dal servizio militare nel 1973), Michel Blanc ha seguito i movimenti interni del suo corpo con logica devozione.

Capace di spiegarvi per ore il perché e il come di questo dito rotto sul set di “La Cache”.

“Non dovrei essere qui”, ci ha detto scendendo dal taxi il 13 aprile per unirsi ai suoi compagni di Splendid, riuniti in occasione del loro 50° anniversario e del 75° anniversario del Paris Match. “Sto soffrendo terribilmente, ma so che non mi chiederai di fare le scarpe da punta. Quindi sono venuto. Ma ho fatto molta strada. »

Appuntamento per una semplice radiografia del rene

Impassibile, con un umorismo freddo e sorprendente, Michel Blanc era un eterno preoccupato. Relativamente in pace con se stesso ma certamente non il tipo d’uomo che pensa alla pensione. «Quando sono sul set di un film, quando interpreto un ruolo, mi sento terribilmente forte», confidava alle telecamere di Canal + nel marzo 2024. «Non so se potrei vivere se fossi privato di Quello. »

Questo giovedì, 3 ottobre, l’attore 72enne dovrà recarsi in un centro medico nel 14° arrondissement per sottoporsi a una radiografia dei reni. Rama, la sua fidanzata che di solito lo accompagna a tutti i suoi appuntamenti medici, non è riuscita a liberarsi. Come da istruzioni, Michel assume un farmaco di contrasto alle 13, esattamente un’ora prima dell’esame.

Nel taxi che lo porta da rue de Turenne a sud di Parigi, avverte una strana sensazione, come un gonfiore e un prurito al collo. Al terapeuta che gli chiese come si sentiva, disse: “Mi sentivo come se mi mancasse ossigeno”, lamentava difficoltà di respirazione ed edema alla gola autodiagnosticato.

Alle 14:35 Michel Blanc è stato ricoverato in terapia intensiva

Questo è quando si verifica uno shock anafilattico (una reazione allergica), che provoca angioedema. Se lo studio di radiologia ha – è la legge – una siringa di adrenalina. Questo non sarebbe stato utilizzato.

Il resto dopo questo annuncio

Chiamate d’urgenza, le équipe di Samu hanno trasferito l’attore all’ospedale Saint-Antoine dove è stato ricoverato in terapia intensiva alle 14:35. Alle 15 le sue condizioni sono stabili, ma la sua prognosi di vita è compromessa, essendo il suo cervello rimasto per più di 45 minuti senza ossigeno, si possono prevedere numerose lesioni.

Rama viene informato dalle équipe ospedaliere della gravità della situazione e si precipita al suo capezzale. Ma, alla fine del pomeriggio, il cuore di Michel ha ceduto. Un primo infarto lo colpì, poco prima delle 20.00.

Un sesto infarto gli è stato fatale

Rama avverte di quanto accaduto Josiane Balasko, la sua più vecchia amica, che a sua volta si incarica di informare i suoi complici dello Splendid. “Michel se ne va…” scrive a Christian Clavier, Gérard Jugnot, Thierry Lhermitte, Bruno Moynot e Marie-Anne Chazel.

Quest’ultimo si prepara a salire sul palco del teatro La Michodière. Quando riaccende il telefono alla fine dello spettacolo, un sms della stessa Josie la informa che Michel è morto. Un sesto attacco cardiaco è stato fatale.

Hagard, Gérard Jugnot pubblica un messaggio nel cuore della notte su Instagram “Michel, cosa ci hai fatto…” Solo alle 8,45 l’addetto stampa dell’attore ha inviato un messaggio conciso ai media: “Michel Bianco è morto. »

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