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“Era un po’ frontale”, Camille Lellouche, quello che le disse Tahar Rahim quando scoprì che era una cameriera

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Il mondo del cinema a volte è difficile. Se ormai è un’artista riconosciuta tanto nel mondo della musica, del cinema e dell’umorismo, Camille Lellouche era una cameriera prima di realizzare il suo sogno di diventare un’artista.

Sul manifesto della commedia Il Prescelto Felice insieme a Gérad Darmon erano ospiti dei nostri colleghi di Allo Ciné e la madre di Alma ha parlato di un attore che lo ha aiutato molto all’inizio della sua carriera.

“Un ambiente molto duro”

Alla questione del sapere”qual è il miglior consiglio che hai ricevuto e chi te lo ha dato?“, Camille Lellouche risponde a Tahar Rahim, attore e compagno di Leïla Bekhti.

Quando ho realizzato Grand Central, quindi davvero il mio primo film, mi ha detto: “Sai, stai entrando in un ambiente”, mi ha fatto i complimenti, ha visto la mia ipersensibilità, i miei dubbi, ecc. ‘Lo so che fai la cameriera, stai entrando in un ambiente dove è molto difficile, e sii brava, brava, molto solida, ben tenuta e soprattutto non aver paura di ricadere, di rialzarti, ecc. .’ Era un po’ frontalericorda Camille Lellouche.

Ma in senso buono”, continua “Perché infatti, appena finivamo le riprese, stavamo insieme tutte le sere, stavamo insieme, mangiavamo, parlavamo. Stavo imparando molto. Mi ha insegnato tante cose ed è vero che mi ha detto: ‘proteggiti, abbi cura di te’.‘”

Camille Lellouche: i suoi segreti sui suoi problemi di alcol

Colui che ha partecipato La Voce era anche sul set dello spettacolo Leggenda di Guillaume Pley trasmesso su YouTube. Camille Lellouche ha parlato con emozione dei suoi problemi con l’alcol diversi anni fa.

Ero molto malato. Il mio fegato era un po’ schifoso, Avevo mal di gola 2-3 volte al mese. Il mio fegato era malatostava marcendo. Ero un po’ giallo“, dice. Beveva per disinibirsi e combattere la timidezza nella sua carriera di artista.

Da 3 anni, Camille Lellouche è felice e realizzata al suo fianco il suo compagno e sua figlia. È anche quest’ultimo che gli ha fatto capire il suo problema con l’alcol. Si ricorda una sera in cui lei stava bevendo qualcosa e lui non beveva. “Mi dice ‘cosa stai facendo?’ Gli dico “sto bevendo un bicchierino di Jack”. Lui mi ha risposto ‘ah no…‘”. Una frase che segnò una svolta nella sua vita.”Nessuno me lo aveva mai detto prima. Mi sono commosso e mi sono dettoha ragione, non va bene o qualcosa del genere

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