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Settimana della moda di Parigi: il talentuoso Mr. Anderson

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LAURA HINSTIN

Alla settimana della moda di Parigi, la sfilata a volte è meno in passerella che in pubblico. Il 27 settembre, nel tendone Loewe allestito sulla spianata del castello di Vincennes (Val-de-Marne), non mancano ovviamente le solite celebrità, tra cui l’attore Daniel Craig, che, nel suo outfit colorato, non non ha più nulla di James Bond. Ma c’è anche un numero insolitamente alto di designer, che talvolta lavorano per gruppi concorrenti: Nicolas Di Felice (Courrèges), Kris Van Assche, Adrian Appiolaza (Moschino), Sarah Burton (Givenchy), Pieter Mulier (Alaïa), Pharrell Williams ( Vuitton )…

In prima fila troviamo anche Marta Ortega, presidente di Inditex, il gruppo che gestisce Zara; Delphine Arnault, CEO di Dior e figlia di Bernard Arnault, nonché moglie di quest’ultimo. E Anna Wintour, caporedattrice dell’edizione americana di Vogacon cui generalmente non ha tempo da perdere “piccolo” marchi. Se ci atteniamo ai numeri, Loewe, che appartiene a LVMH, è uno di questi: nel 2022 ha registrato un fatturato di 626 milioni di euro, mentre Louis Vuitton ha superato i 20 miliardi di euro nello stesso anno. Ciò che ama questo bellissimo mondo è il designer Jonathan Anderson.

Giovane quarantenne, alla guida di Loewe per undici anni, ha dimostrato il suo talento e ha imposto il suo stile concettuale e anticonformista. Sotto la sua egida, il marchio caduto nell’oblio si è ritagliato un posto nel circuito della moda e le sue originali borse a forma di puzzle o di secchiello hanno assicurato una forte crescita al marchio. È risaputo che la famiglia Arnault lo apprezza e intende mantenerlo nel gruppo – la partecipazione, di cui non si conosce l’entità e che ha preso dal suo marchio JW Anderson, non è insignificante. poiché complica il reclutamento del creatore da parte di un gruppo concorrente.

Abiti in crinolina

La domanda che deve aver attraversato la mente di un certo numero di ospiti durante questa sfilata era quella del passo successivo. Dopo più di un decennio di successi presso Loewe, l’ambizioso Jonathan Anderson è legittimo cercare un’altra posizione, in una casa LVMH più prestigiosa, come Dior o Louis Vuitton. Il posto non è libero al momento. Ma nella moda non siamo mai al sicuro da un’inversione di tendenza.

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Loewe. DANIELE OBERRAUCH / GORUNWAY.COM

In attesa che l’orizzonte si schiarisca, l’irlandese ha fatto i suoi compiti e ha consegnato una collezione brillante e priva di rischi, il meglio di ciò che sa fare meglio: abiti in crinolina floreali e vaporosi, pantaloni sovradimensionato trench drappeggiati e traforati sopra la cintura, abiti di maglia che sembrano essersi ristretti durante il lavaggio, cappotti i cui lati sollevati verso l’alto sembrano scolpiti nella pietra… Un bellissimo guardaroba architettonico, cosparso di una dose di cultura pop e artigianato, con, per ad esempio, magliette di piume con l’immagine di Bach o Mozart. Buona parte della sala, compresa la famiglia Arnault, si è alzata in piedi per applaudire il lavoro impeccabile del paziente prodigio.

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