Durante l’apertura del Festival Internazionale del Cinema Commedia dell’Alpe d’Huez questo lunedì 13 gennaio, Gérard Jugnot e Marie-Anne Chazel hanno reso un bellissimo omaggio a Michel Blanc, morto lo scorso ottobre per arresto cardiaco all’età di 72 anni.
Un omaggio a Michel Blanc con la salsa Splendid
L’emozione è stata palpabile durante questa serata inaugurale, dove l’intera sala ha cantato la melodia cult del personaggio di Jean-Claude Duss, “Quando ti rivedrò, meraviglioso paese?”Marie-Anne Chazel e Gérard Jugnot, suoi ex complici della troupe Splendid, sono poi saliti sul palco. Un momento di condivisione iniziato con un lapsus rivelatore di Marie-Anne Chazel: “Penso che Gérard, che era una persona molto discreta, molto riservata…”immediatamente interrotto dall’interessato che esclamò con umorismo: “Non sono morto!”
Gérard Jugnot e Marie-Anne Chazel celebrano un’amicizia di oltre 40 anni
Ripercorrendo la loro storia comune, Gérard Jugnot ha parlato degli anni del liceo a Pasteur de Neuilly-sur-Seine : “Eravamo in classe insieme, stavamo improvvisando cose e la maestra ci ha detto: ‘Voi due, mai più insieme!’. Aveva torto!”
Marie-Anne Chazel, da parte sua, ha sottolineato la personalità della loro amica scomparsa: “Il nostro Michel sarebbe rimasto molto sorpreso, turbato, imbarazzato, perché non era il tipo a cui piacevano i tributi”. Al che Gérard Jugnot aggiunse con tenerezza: “Penso che ne sarebbe stato molto toccato perché odiava la montagna, odiava lo sci, odiava il mare, la campagna… Amava solo la città”.
Un ultimo progetto comune per la Splendid
Questo omaggio avviene poche settimane dopo la pubblicazione del libro “Lo Splendido nello Splendido”l’ultimo progetto che riunisce l’intera troupe alla quale Michel Blanc ha contribuito prima della sua morte. “Ha avuto il tempo di consegnare la sua copia, ma è nel libro, è importante. Senza di lui non ce l’avremmo fatta” confidò Marie-Anne Chazel. Un’opera che ha riscosso un grande successo con quasi 100.000 copie vendute, e i cui diritti d’autore saranno devoluti alla Fondazione per la Ricerca Medica. Gérard Jugnot ha reso un ultimo omaggio a colui che lo è stato “Un ragazzo assolutamente brillante, un grande scrittore di dialoghi […] Non aveva il diritto di farlo… Ma ehi, questa è la vita.