CRITICA – Nel suo nuovo spettacolo, il comico spara a vista Il nuovo ridicolo. Maledetto! Da vedere al Théâtre des 2 Ânes, a Parigi.
“Non voglio offendere nessuno, sicuramente non voglio problemi” avverte Régis Mailhot, falsamente contrito, con il microfono attaccato all’orecchio. Lodato al festival off di Avignone 2024, il suo nuovo spettacolo intitolato Les Nuovo ridicolo in questi giorni delizia il pubblico del Théâtre des 2 ânes, luogo di disobbedienza e impertinenza nazionale dove un tempo imperversavano Pierre Dac e Jean Yanne. Annuncia a «boomer» Numeroso in sala come il suo allenatore che gli ha consigliato di esserlo “inclusivo”. “Cos’è la medicina?” »ride il comico. “Nessuno va escluso, non preoccupatevi, ce ne sarà per tutti, tatatatata…”. Régis Mailhot non usa mezzi termini: “Oggi, per salutare il tuo vicino di casa senza offenderlo, devi fare un BTS LGBT. »
Provocatorio, l’editorialista della Revue de presse de Paris Première spara senza preavviso ai tartufi di oggi, dice. Le politiche che fanno notizia. François Bayrou che non fa altro che farlo bene, Emmanuel Macron che “ha dato più lavoro ai comici che ai francesi”Anne Hidalgo che ha la buona idea di non candidarsi per un terzo mandato, è specializzata nella “riorganizzazione del caos”. Ma non solo. Il cantante critica il “wokismo”, un “virus che ci arriva dagli Stati Uniti, il venerdì nero del pensiero”, l’intelligenza artificiale, “benevolo”ambientalisti, antirazzisti “non bianco bianco”IL «grossofobi» o persone religiose.
Verbo assassino
Il ribelle non risparmia né se stesso né i suoi ex compagni di classe del liceo di Nantes dove era già uno studente insolente. Di lì passa anche la “sua” famiglia, compreso “suo” figlio Robert. Il nipote di Jacques Mailhot che scrive anche per Laurent Gerra – è suo lo sketch sulla “settimana della moda islamica” – non si sottrae a nessuna diatriba pungente: “Sapete che ci sono più armi da guerra nella periferia parigina che in tutte le basi militari francesi… È fonte di confusione, ma allo stesso tempo è rassicurante. Se i tedeschi tornassero, non riuscirebbero mai ad uscire dalla tangenziale. ». Il suo verbo omicida colpisce nel segno ad ogni colpo.
Con un master in management conseguito presso una business school di Parigi, “specializzato in risorse umane”Régis Mailhot dimostra che si può ridere di qualsiasi cosa e con chiunque. Scoperto dal produttore Gérard Sibelle, ha avuto ragione ad abbandonare la comunicazione per dedicarsi all’umorismo irriverente. Dopo aver studiato al “Fou du Roi” con Stéphane Bern su France Inter, il «vendita gosse»dice lo specialista in teste coronate, segue gli unici sul palco credendo che interpretare i giullari sia salutare per la società.
Il nuovo ridicolo, Teatro dei due asini (Parigi 18e), fino al 26 aprile.
ACQUISTA I TUOI POSTI