“Si trovano ad affrontare dei rifiuti”, questi agenti immobiliari prendono una decisione radicale

“Si trovano ad affrontare dei rifiuti”, questi agenti immobiliari prendono una decisione radicale
“Si trovano ad affrontare dei rifiuti”, questi agenti immobiliari prendono una decisione radicale
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Mentre giovedì 9 gennaio 2025 si apre il processo contro Stéphane Plaza, colui che è accusato di violenza domestica contro gli ex compagni, professionisti del settore immobiliare che fanno parte del franchising della star conduttrice, prende una decisione radicale.

Già rinviato, ilapertura del processo contro Stéphane Plaza dopo il deposito di denuncia di diversi ex partner per violenza domestica è molto pubblicizzato. C’è da dire che di questa vicenda si sente parlare da quasi un anno e mezzo, dopo il forum offerto da Mediapart ai querelanti nel 2023 e che hanno spinto la gestione del canale M6 di aprire un’indagine interna per scagionare il celebre ospite 54enne da ogni sospetto all’interno delle sue stesse squadre. Stéphane Plaza può contare sul sostegno dei colleghi di cui si circonda nei vari spettacoli che presenta, come ad esempio Cerca appartamento o casa O Cacciatori di appartamentie altri che figurano nella lista delle personalità preferite dai francesi, tra cui Karine Le Marchand, o anche Cristina Cordula.

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Se ne sono parlati una o più volte in passato per ricordarci tra le righe che un imputato è innocente fino a prova contraria; mentre il facilitatore, da ora in poi, dovrà farlo affrontare le defezioni. Infatti, con l’apertura del processo davanti al Tribunale penale di Parigi, abbiamo appreso che diverse agenzie che ne fanno parte integrante Rete immobiliare Stéphane Plaza creato ormai qualche anno fa e che gli porta un sacco di soldi potrebbe allontanarlo.

L’impero di Stéphane Plaza potrebbe crollare?

Secondo i dati, il famoso agente di punta detiene un quarto del capitale della società Marianne (50% M6), che conta complessivamente 665 affiliati. Negli ultimi sette anni gli avrebbe anche permesso di guadagnare 11,6 milioni di euro di dividendi, di cui 2,27 milioni di euro gli sarebbero stati pagati nella primavera del 2024 quando la vicenda era già in tutte le teste, secondo quanto riferito L’informato. Ma questo elemento dirompente potrebbe influenzare in larga misura il resto della storia, come riportato Informazioni sulla Francia venerdì 10 gennaio, il giorno successivo all’apertura del processo. Alcuni agenti affermano di essere colpiti dalla risonanza della vicenda nell’opinione pubblica e di puro e semplice desiderio cambiare il nome della propria agenzia.

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Questo è ciò che spiega ai nostri colleghi Sarah Laassir, avvocato specializzato in diritto immobiliare e diritto dei franchisee, contattata da questi agenti. “Quello che vogliono oggi è uscire senza intoppi e poter mettere un altro cartello”ha riferito, prima di rivelare in tutta trasparenza le motivazioni: “Si trovano ad affrontare rifiuti di mandati, venditori che chiedono di rimuovere i cartelli di vendita Stéphane Plaza. Per questi professionisti la cosa è tanto più complessa in quanto il mercato immobiliare all’inizio del 2025 resta molto versatile, sia per quanto riguarda gli immobili nuovi che quelli vecchi, e diversi esperti hanno già parlato delle difficoltà che incontrano oggi nel vendere, data la situazione generale contesto, facendo affidamento sulle preoccupazioni dei loro clienti e sui rapidi cambiamenti dei tassi debitori nelle banche.

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Verdetto 18 febbraio

Stéphane Plaza ha tutte le ragioni per temere che il suo impero crolli? Per ora il conduttore deve difendersi dalle accuse contro di lui. Se sui social aveva già parlato per confermare che sarebbe rimasto effettivamente in piedi nonostante le voci sul suo morale, è al bar che ora si trova. Su consiglio del suo avvocato, ha deciso di confutare tutte le accuse contro di lui e ha affermato che soffriva di una malattia poco conosciuta. Non riesco a controllare le mie forze perché sono disprassico e goffoe non vedo che soffra. C’è una forza che non avrebbe dovuto esserci, è uno sfortunato incidente”ha dichiarato in sua difesa davanti al tribunale parigino, dopo che i fatti denunciati da Amandine, che avrebbe strangolato, erano stati scoperti. Secondo l’Istituto Nazionale di Salute e Ricerca Medica, la disprassia è considerata una “disturbo della coordinazione” neurologico a cui sarebbe collegato “una cattiva rappresentazione del loro corpo nello spazio”.

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Ciò tuttavia non ha impedito alla Procura di Parigi di presentare richiesta 18 mesi di reclusione con sospensione della pena contro l’ospite giudicato “violenza fisica e/o psicologica abituale da parte del partner”. Verdetto su 18 febbraio.

Giornalista

Se scrivere è un piacere, essere letti lo è ancora di più. Appassionato di cultura pop, Jonathan scandisce il ritmo con il tono giusto per tenerti sempre informato. Attratto da…

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