Martedì 7 gennaio 2025, Jean-Marie Le Pen è morto all’età di 96 anni. Invitato il giorno successivo sul set della BFMTV, il giornalista Alain Duhamel, che ha interrogato più volte l’ex politico, è tornato ad alcuni dei suoi incontri con il padre di Marine Le Pen.
Dopo aver visto un estratto delle loro interviste, Apolline de Malherbe ha interrogato Alain Duhamel sulla descrizione che avrebbe fatto di quest’uomo: “Repubblicano”, dice. Qualcosa che sconvolga il giornalista: “Repubblicano, diresti davvero? Lo inseriresti nell’arco repubblicano, Jean-Marie Le Pen?”. Al che Alain Duhamel risponde: “No, non intendo questo, stava al gioco, alle regole della Quinta Repubblica”lui sfumature.
Apolline de Malherbe fa un’amara osservazione su Alain Duhamel
Il giornalista ed editorialista di BFMTV continua: “Non ha cercato di prendere il potere con la forza, né ha cercato un accomodamento ideologico, era di estrema destra. Ha portato l’estrema destra a un livello che non aveva mai avuto prima (…) Quello che ha fatto lo contesto totalmente nel merito ma nessuno lo aveva fatto prima, è riuscito a imporre una tendenza politica con la forza delle sue parole e il suo carisma in televisione”,
spiega Alain Duhamel.
Ma ora Apolline de Malherbe vorrebbe condividere un’osservazione: “Hai visto quello che stai facendo Alain Duhamel ed è perfettamente naturale,
fin dall’inizio di questa intervista hai punteggiato le tue frasi con “e non condividevo le sue idee” e “ho combattuto le sue idee”. In fondo, nel modo in cui hai questo imbarazzo, incarni quasi quello che vediamo anche nella classe politica francese. Il primo ministro che ha reso una sorta di omaggio a Jean-Marie Le Pen”.
“Condivido molto di più…”
Alain Duhamel indica poi: “È combattivo. Non vi sarà sfuggito che c’è una differenza di tono tra l’Eliseo e Matignon, tra Emmanuel Macron e François Bayrou. Personalmente condivido molto di più la formula di Emmanuel Macron, cioè “La storia lo giudicherà”, un modo per dire che lo giudicherà duramente. François Bayrou, che non lo risparmia, che lo presenta come un avversario ma che non lo demonizza affatto”analizza il giornalista politico.
Lo ricorda Apolline de Malherbe Jean-Marie Le Pen è stato condannato per “negazionismo”, “antisemitismo”, per “momenti di violenza fisica”.