Il vicepresidente della Fed, responsabile della regolamentazione bancaria, ritiene che “il contesto attuale”, a pochi giorni dall’insediamento di Donald Trump, non sia favorevole al raggiungimento della sua missione.
Il vicepresidente della Federal Reserve americana (Fed), responsabile della vigilanza bancaria, Michael Barr, ha annunciato lunedì le sue dimissioni, stimando che “il contesto attuale”, a pochi giorni dall’insediamento di Donald Trump, non è favorevole alla il compimento della sua missione.
“Il rischio di conflitto attorno a questa funzione rischia di distrarci dalla nostra missione [de supervision et de régulation du système financier]», Indica il funzionario in un comunicato stampa della banca centrale.
“Nel contesto attuale, sentivo che sarei stato molto utile al popolo americano nel mio ruolo di [simple] governatore”, ha detto Barr, pochi giorni prima che il presidente Donald Trump entri in carica il 20 gennaio.
Michael Barr, la cui posizione è stata creata dopo la crisi finanziaria del 2008, è stato nominato dal presidente democratico uscente Joe Biden.
Le sue dimissioni, in vigore dal 28 febbraio, consentiranno a Donald Trump di scegliere il suo successore tra i membri del Comitato di politica monetaria della Fed (FOMC) ritenuti più vicini alle sue idee.
La scelta del futuro detentore della posizione potrebbe portare ad un indebolimento della regolamentazione del sistema finanziario, anche se la Fed ha voluto invece rafforzarla per avvicinarsi ai criteri di Basilea III.
La nomina del nuovo vicepresidente dovrà essere confermata dal Senato a maggioranza repubblicana.