Ha fondato con il marito Ottavio la casa di moda milanese Missoni, famosa per le sue maglierie a righe multicolori: Rosita Missoni è morta giovedì 2 gennaio all’età di 93 anni, ha annunciato il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana.
“Stiamo perdendo una figura straordinaria, un’icona di stile e creatività che ha saputo portare l’eccellenza lombarda e il valore dell’artigianato italiano nel mondo.“, ha reagito la sua assistente alla Cultura Francesca Caruso parlando della frizzante matriarca di casa Missoni, riconoscibile dai suoi occhiali sottili e dai corti capelli bianchi.
Figlia di sciallisti del Nord Italia, Rosita Jelmini, classe 1931, aveva solo 16 anni quando a Londra incontrò per la prima volta Ottavio Missoni, dieci anni più grande di lei e che gareggiava nei 400 metri a ostacoli alle Olimpiadi. Con un amico, “Taï”, come lo chiamano i suoi cari, ha già un piccolo successo al suo attivo: “realizzare abbigliamento sportivo lavorato a maglia“, da un”lana nel colore nazionale dell’Italia, un blu brillante“, con il quale hanno realizzato”abiti con cerniere“, ha raccontato Rosita nel 2016 in un’intervista all’AFP.
L’innovazione, che permette di mettersi i pantaloni senza dover togliere le scarpe da ginnastica, attirò diverse federazioni italiane, tra cui quella di atletica leggera, che la adottarono per le Olimpiadi di Londra del 1948. Rosita e Ottavio si sposarono nel 1953 e svilupparono la loro attività. Le loro maglie all’avanguardia sono elogiate da influenti redattori di moda, come Diana Vreeland di Voga NOI. Missoni gioca con i colori, le linee, gli zigzag, le fantasie floreali.
Cosa è “così speciale con Missoni“è che è uno stile”immediatamente riconoscibile“e”senza tempo“Tutti i loro vestiti.”sono tanto vintage quanto contemporanei“, secondo l’esperto di moda Gianluca Longo intervistato dall’AFP.
L’inseparabile coppia trova la sua ispirazione in “arte contemporanea: da Sonia Delaunay, di cui Rosita apprezza l’uso dei colori, al futurista italiano Gino Severini“, ha spiegato all’AFP Celia Joicey, direttrice del Fashion and Textile Museum di Londra, in occasione di una mostra su Missoni nel 2016, tre anni dopo la morte di Ottavio.
Nel 1997 Rosita cede le redini della casa alla figlia Angela, e si dedica alla linea di arredamento, Missoni Home, attingendo da archivi o collezioni per creare divani, sedie o tessuti per interni.