Jamel Debbouzze è tra gli attori più famosi della sua generazione. Nato nel 1975, rapidamente acquisito notorietà con il suo umorismo devastante. Dal 1998, è stato un successo nella serie H al fianco di Eric Judor e Ramzy Bedia.
Il comico ha poi iniziato la sua carriera nel cinema, in particolare nel Il cielo, gli uccelli e… tua madre. Ha anche giocato il favoloso destino di Amélie Poulain. Nonostante le sue origini modeste, l'uomo cresciuto a Trappes ha saputo emergere al successo e alla fama. Il suo destino, però, non era del tutto tracciato.
La gioventù di Jamel Debbouze nel comune di Trappes
Nel documentario diretto dalla moglie Mélissa Theuriau dal titolo L'ingresso dei Trappisti, ripensa alla sua giovinezza a Yvelines: “Eravamo dentro piccoli padiglioni classificati HLM ma padiglioni piccoli comunque”ha ricordato Jamel Debbouze. Mentre sua madre faceva le pulizie, suo padre lavorava come addetto alla manutenzione presso la RATP. “Volevano che tutto fosse pulito, qualunque cosa potessero pulire, lo fecero.”ha confidato in un'intervista a Le Figaro.
Sebbene la vita quotidiana a volte potesse essere complicata, sua madre trovava dei sotterfugi quando mancava il cibo: “A volte capitava che non ci fosse quello che ti serviva in frigoe quando se ne rendeva conto, mia madre gridava: 'Ramadan sorpresa', e noi eravamo in sintonia, sapevamo che quel giorno avrebbe fatto caldo”ha confidato prima di specificare: “Abbiamo sempre mangiato a sazietà, te lo assicuro.”
Le confidenze del comico sulla sua vita
Oggi Jamel Debbouze ha spiegato di sì “al confine di
[s] due vite, avendo vissuto tanto povero quanto ricco”. Sebbene ora sia soddisfatto dalla sua vita quotidiana, è rimasto con i piedi per terra: “Resterò tutta la vita
un povero uomo dentro”, ha dichiarato. E continua : “Avrò sempre paura che tutto ciò finisca. Lo farò sempre sindrome dell'ufficiale giudiziario. Avrò sempre paura di ritrovarmi in un ascensore che puzza di piscio”.
Profondamente legato alla Francia, l'attore ha deciso di ironizzare sulla sua città natale nei suoi spettacoli, come quando ha dichiarato : “Ho superato 20 anni a Trappesil luogo di pellegrinaggio dei ladri. Ma ricordava sempre la città di Yvelines e i paesi circostanti. Era il parco giochi della sua giovinezza dove aveva grandi progetti…
Jamel Debbouze: “È meno pericoloso che vendere droga”
Sebbene sia cresciuto in un sobborgo, Jamel Debbouze è consapevole del viaggio che ha intrapreso. Nelle colonne di Le Figaro ha parlato apertamente della sua direzione professionale. Il comico ha confidato: “Sono diventato un attore perché lo è
meno pericoloso dello spaccio di droga“.
E per continuare: “A 19 anni avrei potuto essere tentato di fare soldi facilmente, soprattutto spacciando… Stavo molto in giro, saltavo le lezioni, venivo avvicinato da persone poco raccomandabili…“ Nonostante queste richieste, Jamel Debbouze è riuscito a non cedere alla tentazione di abbracciare una promettente carriera nel mondo dello spettacolo!