In Venezuela un gruppo reggae è diventato il “nemico numero uno” di Maduro

In Venezuela un gruppo reggae è diventato il “nemico numero uno” di Maduro
In Venezuela un gruppo reggae è diventato il “nemico numero uno” di Maduro
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“Come fare musica in una dittatura? È una domanda che non vorrei porre a nessun artista, ma che Rawayana ha dovuto affrontare” dopo aver denunciato il “frode elettorale” che porterà alla rielezione del presidente Nicolás Maduro a luglio, scrivono i media online venezuelani Il Pitazo.

E la risposta sembra essere stata fornita quando questo gruppo reggae – che mescola il genere con il rock, il reggaeton o la musica folk attraverso salsa, jazz o ska – è stato costretto a cancellare all’ultimo minuto il suo trionfale tour previsto per la fine di dicembre in Venezuela. , a causa delle pressioni del regime, menziona il sito.

Una posizione

Tuttavia, prima di diventare “il nemico pubblico musicale numero uno del regime di Nicolás Maduro”, come lo definisce il quotidiano spagnolo ABC, Rawayana era in ascesa, portato sulla scena internazionale da una diaspora di quasi 8 milioni di persone fuggite dalla crisi economica che colpisce il Venezuela da un decennio.

Questa band tuttofare, composta da Alberto Montenegro, Antonio Casas, Andrés Story e Alejandro Abeijón, aveva appena ricevuto un premio ai Latin Grammy Awards, assegnati a novembre, per la canzone Vacanza, e una nomination per il Grammy Award per il miglior album di rock latino o musica alternativa, che verrà assegnato nel febbraio 2025 ed è previsto per il festival americano Coachella nel 2025.

Ma anche se da tempo si astengono dal condividere le loro opinioni, “La realtà li ha raggiunti e hanno preso posizione”. Loro che di solito cercano nelle loro canzoni di trasmettere emozioni piuttosto che raccontare storie impegnate, cosa che “più vicino come opera d’arte a un dipinto di Pollock che a un ritratto di Velázquez”, afferma Il Pitazo.

Nel mirino la canzone “Veneka”.

Arrabbiato, Maduro ha preso come pretesto l’uscita della loro canzone alla fine di ottobre Venek, scritto in collaborazione con il rapper Akapellah, per attaccarli. Rawayana usa il termine veneca, utilizzato per denigrare le donne migranti nel continente sudamericano, al fine di restituirle dignità, affermando ad esempio che:

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