In piena promozione della propria confessione lavorativa Le Splendid di Le Splendid, ci siamo divertiti tantissimo!i membri della leggendaria troupe hanno parlato con umorismo, su RTL, del divario tra il successo popolare delle loro commedie cult e l’accoglienza più contrastante, persino scettica, da parte della critica. “A volte ottenere una buona recensione è molto preoccupante”ha confidato Marie-Anne Chazel. Thierry Lhermitte ha aggiunto spiegando: “Quando fai un film popolare e ottieni una buona recensione su Le Monde o Libé, significa che il film non funzionerà. »
Accanto ai suoi grandi complici, Gérard Jugnot aggiunge sorridendo: “Ho visto su un manifesto: ‘Télérama: esilarante’. Ho cercato l’errore. » Thierry Lhermitte ha chiarito che non si tratta di «critica» verso questi media, ma da una semplice constatazione. Per l’attore Cena da idioti un tu Babbo Natale è spazzaturaquesti giornali promuovono opere che non mirano necessariamente ad attirare il grande pubblico. “Hanno il naso per apprezzare ciò che non è popolare. Ma non c’è nulla di male, è la loro specificità”ha concluso.
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Un gap che non ne intacca il successo
Questa discussione è stata un’opportunità per i membri della troupe di ripensare ai loro trionfi, come l’indimenticabile franchezza Il Bronzatoche hanno segnato intere generazioni, pur facendo parte del patrimonio culturale francese. Nonostante il divario tra l’accoglienza critica e quella popolare, la loro carriera illustra un successo esemplare: quello di essere stati in grado di catturare lo spirito del loro tempo. “Questa è la magia dello Splendid”ha riassunto Marie-Anne Chazel, senza amarezza.