C’è chi si fa in quattro per i propri capelli e poi c’è chi si fa in quattro per i propri capelli. Questo è il caso di Angelina Grosse. Parrucchiera da 30 anni, questa bella quarantenne usa il suo talento sui set cinematografici e teatrali. Tra Parigi e la Bretagna.
Imparare a realizzare una parrucca a Tolosa
Originario della Normandia, l’adolescente ha seguito il classico curriculum dei futuri parrucchieri: CAP, BEP e master. Pertanto, la giovane donna aveva solo 17 anni quando iniziò a praticare la sua passione di una vita. E aveva appena 20 anni quando lasciò la sua regione natale per approdare in un salone di Rennes. Rimase lì per 13 anni. “Rennes è una città associativa e festosa, ricca di divertimenti”, ricorda chi amava viverci, circondato da tanti amici artisti. “All’epoca frequentavo molto l’industria dell’intrattenimento e mi sono detto che volevo farne parte.”
Così, quando al Capitole di Tolosa venne proposta la formazione per parrucchiera-parrucchiera, Angelina fece domanda direttamente. Ha trascorso un anno nella Città Rosa tra il 2006 e il 2007 e ne è uscita con un nuovo diploma “sulla realizzazione di parrucche, acconciature storiche e trucco di scena ma rimango attaccata all’acconciatura, non al trucco”.
“Avevo tre contratti in un giorno, è stato emozionante”
E soprattutto, superati i 30 anni, la voglia di continuare. “Ho avuto alcuni contatti parigini”, ricorda. Quindi “poiché ognuno passa da lì per apprendere le proprie capacità”, assicura, ha lavorato per un po’ a Eurodisney prima di unirsi all’Opera di Parigi, poi al Théâtre du Châtelet e all’Opera di Versailles. La giovane lavoratrice intermittente riesce a gestire fino a tre contratti durante la giornata “è stato così emozionante”, ama ricordare, “ho preso la mia Vélib e la mattina alle 6 mi sono fatta l’acconciatura da sposa, poi ho seguito con un contratto alla MTL Wigs e ho finito la mia giornata a teatro.” Momenti salienti della sua carriera che gli hanno permesso di fare nuove conoscenze. E con la forza di questi incontri la giovane professionista ha mosso i primi passi sul set. “Prima di tutto come rinforzo, cioè aiutiamo la squadra principale nelle giornate impegnative”.
Poi, dall’acconciatura alle forbici, Angelina ha trovato il suo posto nei saloni del cinema. Le grandi esperienze continuano ad arrivare. In particolare sulla serie Versailles, lei che ama tanto le acconciature storiche.
Nel frattempo, la nascita di questi gemelli ha rimescolato le carte della vita familiare con un partner che voleva anche riconnettersi con le sue origini bretoni. La coppia ha scelto di stabilirsi a Plouër-sur-Rance vicino a Dinan poco più di dieci anni fa. “In quel periodo cominciai, anche se in modo intermittente, a esibirmi all’Opera di Rennes”, commenta Angelina, “al ritmo di circa due spettacoli all’anno”.
Parrucchiere sul set di Clem a Dinan
Se i contratti di tre ore pomeridiane non sono più per colei che adesso è anche mamma, la parrucchiera gestisce la sua carriera tra i numerosi shooting bretoni e parigini dove ha sempre il suo posto. A settembre e ottobre, Angelina è stata capo parrucchiera durante le riprese di due episodi della serie Clem nel paese di Dinan.
Un esempio in un CV molto completo. Molti artisti sono passati per queste mani, tra cui il teschio o più precisamente la barba di Benjamin Biolay. Sul set del famoso “Il senso della festa” con il compianto Jean-Pierre Bacri, il parrucchiere si occupava di tutte le comparse. E da citare anche il suo intervento sul recente film “Aznavour”, o in precedenza Marsupulami, Sedie musicali, Delitti a Saint-Malo, Scene domestiche…
“Dobbiamo rendere belle le persone”
Lontano dai luoghi comuni, parrucchiere su un set, non è solo una storia di asciugatura. “Abbiamo prima contatti con il regista che ci dà appunti sulle riprese, definiamo i suoi desideri in base all’epoca, facciamo ricerche documentarie sui look, per essere puntuali” spiega quello che ha lavorato anche al film di Polanski “ J’accuse”.
“Lì abbiamo ricevuto 800 uomini al casting, avevamo bisogno di fare delle smorfie e farli stare bene, soprattutto per la scena in tribunale” dice Angelina che ha adorato questa missione, “è favoloso riuscire a trasformare le persone”. “Arrivano, li mettiamo in una sorta di camera oscura e sono pronti a scattare. Dobbiamo rendere belle le persone”, sorride il parrucchiere. E ben oltre, perché i vincoli delle riprese richiedono standard molto elevati “si tratta di rifare un’acconciatura identica per più scene girate a distanza, per le connessioni” confida lo specialista, felice di lavorare in squadra, “da soli non si può fare nulla”. Infine, ad Angelina piace soprattutto dire, senza parole vaghe: “Amo il mio lavoro!” “.