La giustizia dovrà decidere tra due star della musica mondiale. Il rapper canadese Drake ha portato in tribunale il suo violento scontro con Kendrick Lamar, accusando la Universal Music di aver gonfiato gli ascolti della star dell’hip-hop californiano e di averlo diffamato, secondo gli atti del tribunale e i media americani martedì.
Rivali da anni, i due artisti hanno pubblicato uno dopo l’altro diversi pezzi al vetriolo nel 2024 per criticarsi a vicenda, una pratica che fa parte della cultura hip-hop.
Le accuse gravissime di Lamar
In Non come noiKendrick Lamar, rapper californiano incoronato dal prestigioso Premio Pulitzer, accusa Drake di avere rapporti con minorenni e lo definisce un “pedofilo”. La canzone, che supera i 900 milioni di ascolti su Spotify, è diventata una delle più ascoltate dell’artista e ha ricevuto diverse nomination ai Grammy nel 2025, tra cui quella di miglior canzone dell’anno.
Kendrick Lamar, che venerdì ha pubblicato un album a sorpresa, è stato scelto anche per eseguire il concerto dell’intervallo del prossimo Super Bowl, la finale del campionato di football americano, nel 2025, un privilegio immenso per un artista negli Stati Uniti.
È in questo contesto che Drake, sotto contratto con la Universal, come Kendrick Lamar, ha avviato due procedimenti, rispettivamente davanti a un tribunale di New York e uno in Texas. Non si tratta di denunce ma di un primo passo legale che serve a raccogliere prove per successive azioni legali.
La Universal nega gli aiuti artificiali
Nella prima, datata lunedì, il canadese accusa Universal Music Group (UMG) di aver fatto pagare a Spotify una riduzione dei diritti di trasmissione a condizione che la piattaforma di streaming raccomandasse Non come noi massicciamente ai suoi abbonati. Secondo un documento del tribunale, Drake accusa anche la UMG di aver utilizzato dei bot (macchine per l’automazione dei computer) per gonfiare artificialmente il numero di riproduzioni di questa canzone. “L’idea che la UMG farebbe qualsiasi cosa per danneggiare qualcuno dei suoi artisti è scioccante e falsa […] i fan scelgono la musica che vogliono ascoltare”, ha reagito un portavoce della UMG.
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Nella seconda procedura, rivelata martedì dal sito specializzato Billboard, gli avvocati di Drake ritengono che la UMG “avrebbe potuto rifiutarsi di pubblicare o distribuire la canzone (Non come noi) o chiedere che i commenti offensivi fossero modificati e/o cancellati”, ma “ha scelto di fare il contrario.”