Questi ex parenti ripensano alla cacciata del comico dalla troupe da lui co-fondata

Questi ex parenti ripensano alla cacciata del comico dalla troupe da lui co-fondata
Questi ex parenti ripensano alla cacciata del comico dalla troupe da lui co-fondata
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Questo venerdì sera, C8 ha trasmesso, in occasione dell'80° anniversario della nascita di uno dei comici che più ha avuto impatto sui francesi, un nuovo documentario dal titolo Coluche, la storia vera di un ragazzo. Chi lo ha conosciuto ripercorre la sua vita, la sua carriera professionale, la moglie (che lo lasciò a causa dei suoi eccessi), la sua personalità, la creazione del Café de la Gare (dove iniziò Michel Colucci, il suo vero nome) e la sua estromissione da quest'ultimo. “All'inizio eravamo dieci, venti persone. E poi, non so cosa sia successo, un giorno c'erano un centinaio di persone“, ricorda Sotha, attrice e co-fondatrice del Café de la Gare prima di parlare di Coluche: “Spesso era lui il protagonista dello sketch (…) All'inizio, Coluche assorbiva tutto, imitava; il suo sogno era infatti diventare Jean Yanne“.

Ecco perché finì per essere rifiutato“: i cofondatori del Café de la Gare discutono dell'estromissione di Coluche

Creato subito dopo gli eventi del maggio 68, il Café de la Gare mira a servire la comunità. “Un teatro con il divieto di vietare“, come descritto da Romain Bouteille, il mandante del movimento, che “credeva nell’efficacia di un gruppo degerarchico“. Un nuovo genere che ha dato origine a propri insuccessi: “Quando non c’è un leader siamo costretti a negoziare, a prestare un po’ di attenzione agli altri. Solo che Coluche era un po' aggressivocon il pubblico, con i suoi compagni, di tanto in tanto si prendevano in giro, ecco perché finì per essere rifiutato“, spiega Philippe Manesse, attore e direttore del Café de la Gare. Un evento al quale Sotha – compagna di Romain Bouteille che poi lo lasciò per sposare Patrick Dewaere – è tornata: “Un giorno, Coluche e Romain litigarono tra loro durante lo spettacolo, e durante l'intervallo Romain ce lo raccontò “Questa è l'ultima volta che mi vedi se questo ragazzo è ancora qui”. Quindi abbiamo dovuto scegliere e abbiamo scelto Romain“.

Dal Café de la Gare al cinema: il viaggio di Coluche

Una sera, Miou-Miou (che all'epoca era la fidanzata di Coluche, ndr) è tornato a casa piangendo, dicendomelo 'Hanno licenziato Coluche'”, ricorda il direttore del Café de la Gare.Coluche tornò il giorno dopo e distribuì a chi il suo coltello, a chi la sua chitarra, ecc. Ci ha salutato e abbiamo mantenuto il posto di Coluche nel condividere le ricette fino a quando un giorno ce lo ha detto “Ebbene, non ne vale più la pena”, ricorda divertito Sotha. Una partenza che segna una rinascita per Coluche perché è in quel momento che il comico ottiene il suo primo ruolo al cinema, In Il pistonedi Claude Berri.

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