Elezioni legislative 2024: “La cultura è propagandista”, Véronique Genest commette un errore in diretta: Attualità

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Ospite del programma mattutino di RTL, l’attrice Véronique Genest si è opposta al produttore Jean-Marc Dumontet sul posizionamento politico della cultura in Francia.

La cultura è troppo di sinistra? In ogni caso, questo è ciò che ha pensato Véronique Genest, giovedì 27 giugno, mentre discuteva con Jean-Marc Dumontet, produttore dello spettacolo, nello spettacolo mattutino di Yves Calvi e Amandine Bégot https://twitter.com/RTLFrance/status/1806229268067746089. L’attrice si è opposta fermamente al proprietario di diversi teatri parigini, indicando che, secondo lei, la cultura sarebbe “troppo a sinistra“.

Trovo che la cultura sia spesso propagandistica“, indicò.”Obbliga le persone ad andare in una certa strada!“Véronique Genest riteneva allora che la cultura fosse attribuita soltanto a”persone che pensano a sinistra“e che dovremmo spostare le righe:”Penso che a destra ci siano molte persone perfettamente capaci di promuovere la cultura francese in tutta la sua diversità!“Di fronte alle proteste di Jean-Marc Dumontet, Véronique Genest ha insistito:”Non appena non ci troviamo in una sorta di doxa, siamo completamente shadowbanned“. Capire: invisibilizzato.

Anche Jean-Marc Dumontet ha difeso”l’immensa diversità culturale“della Francia, insistendo ai suoi occhi sulla libertà della cultura francese e opponendosi all’opinione dell’attrice. “Per fortuna non è lo Stato a dire se questo spettacolo sia interessante oppure no!“, ha risposto il produttore.

Quindi la sinistra ha il diritto di decidere cosa è bene e cosa non lo è?

Un punto di vista non condiviso da Véronique Genest che riteneva che la cultura fosse presa “per potere“, riferendosi in particolare a “cultura statale“, “cultura sovvenzionata“E anche deplorarlo”spettacoli di destra“non potrebbero essere realmente assemblati e prodotti perché non hanno gli stessi mezzi finanziari:”Muoiono perché non hanno i mezzi, pagano da soli la produzione“.

Jean-Marc Dumontet è rimasto sulla sua posizione, aggiungendo che desidera soprattutto che lo Stato non possa decidere cosa è culturalmente buono e cosa no. “Quindi la sinistra ha il diritto di determinare cosa è bene e cosa è male, ma non la destra?“, ha concluso perplessa l’attrice.

pubblicato il 27 giugno alle 17:20, Laureline Chatriot, 6medias

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