Giovedì 21 novembre 2024, TF1 offre ai suoi spettatori l’opportunità di scoprire Comandante Saint-Barthuna nuova commedia poliziesca che racconta la vita quotidiana di una brigata di polizia su un’isola dei Caraibi… Ma dove è stata girata realmente la serie? La risposta!
Avviso a tutti gli appassionati delle commedie poliziesche: TF1 trasmetterà questo giovedì 21 novembre 2024 alle 21:10 i primi episodi della sua nuova serie: Comandante Saint-Barth (la nostra opinione) con Florent Peyre. In questo nuovo programma, il comico veste i panni di un investigatore che usa metodi non convenzionali, riuscendo sempre a scoprire l’identità dei criminali con cui dà incessantemente la caccia. “San Barteam” ! Tra intrighi avvincenti, ricchi di azione e colpi di scena, la serie si distingue anche per le sue magnifiche ambientazioni, girate in luoghi paradisiaci, lontani dalla Francia continentale. Ma dove è stato girato il nuovo dramma di Channel One? Télé Loisirs svela la risposta.
Il comandante Saint-Barth: “Abbiamo girato per quattro mesi in Guadalupa” raccontare Florent Peyre sui luoghi delle riprese della commedia poliziesca TF1
Durante un’intervista a Télé-Loisirs, Florent Peyre, che interpreta il personaggio di Gabriel Saint-Barthélemy in Comandante Saint-Barth, confida su questo scatto lontano dalla metropoli: “Abbiamo girato per quattro mesi in Guadalupa” spiega prima di parlare della meravigliosa accoglienza dei Guadalupani: “Abbiamo avuto la sensazione che sull’isola tutti sapessero delle riprese della serie, quindi ho incontrato spesso persone che mi dicevano: “Ah, stai girando! Ho pensato che fosse fantastico!” aggiungere l’ex comico dello spettacolo Vogliamo solo riderci sopra
Comandante Saint-Barth: “Possiamo fare FaceTime a vicenda, eh?!” Florent Peyre spiega come ha gestito la lontananza dai suoi cari
Durante questa intervista, il comico 44enne ha raccontato con grande umorismo la sua esperienza di riprese a 6.200 km dalla Francia metropolitana: “Quando ho saputo che avremmo girato in Guadalupa, sono andato a trovare mia moglie e mio figlio e ho detto loro: ‘Scusate, andrò via per diversi mesi per lavoro! Dovrò rimanere concentrato. tutto il tempo. Ma possiamo fare FaceTime a vicenda, giusto?!’ [Il rit, ndlr].” Poi aggiunse più seriamente: “Ho deciso di trascorrere le prime due settimane da solo perché avevo davvero voglia di immergermi in questo universo. Ero un po’ in apprensione, era la prima volta che prendevo la guida di un progetto così ambizioso. Mi avevano detto che era meglio farlo da solo all’inizio per essere pienamente concentrato ed efficiente. Una volta preso il mio ritmo, i miei genitori, mia moglie e mio figlio si sono uniti a me, e il piccolo è rimasto con me per tre mesi. scuola lì e visse la sua vita migliore.” Un’esperienza familiare memorabile!