Per ripercorrere questa storia vergognosa e tragica, Tim Mielants ha trasformato Cillian Murphy in un padre combattuto ed Emily Watson in una suora onnipotente, governando un convento che accoglie ragazze scomparse e i loro bambini non ancora nati. Questo film straziante risuona in modo diverso per entrambi gli uomini. “L’ho vista come una storia di lutto che mi tocca personalmente, perché ogni film, ogni progetto è per me un modo per strutturare il mio dolore per la perdita di mio fratello.” Quest’ultimo morì in un incidente stradale quando il regista Tim Mielants era ancora bambino. Il lutto vissuto dal personaggio di Bill Furlong, interpretato da Cillian Murphy, era quindi perfettamente comprensibile per il regista belga. “Non riesce a esprimere il dolore per la perdita di sua madre. Tutti gli dicono di ingoiare quelle lacrime e di andare avanti.”
Per l’attore dagli occhi azzurri, questo scandalo storico è stato soprattutto un’occasione per mettere in discussione le sue radici irlandesi attraverso i traumi vissuti dalla parte più povera della popolazione. Un trauma iscritto nella storia del Paese, rivissuto dalla scoperta, nel 2014 a Tuam, nell’Irlanda occidentale, di fosse comuni piene di corpi di neonati…
Emily Watson: “Una parte importante della recitazione è vedere dentro di te dove puoi trovare punti in comune con i tuoi personaggi”
“È la storia di donne oppressecontinua Tim Mielants. Metà della popolazione, maschile e privilegiata, rimase in silenzio di fronte al dramma che si svolgeva in questi conventi. L’intelligenza di Claire Keegan sta nell’aver scelto questo protagonista maschile e nell’averlo posto di fronte a questo dilemma nel suo romanzo.”
Sebbene non sapesse nulla della storia irlandese, Tim Mielants leggeva molto, guardava documentari e parlava con persone che lo hanno guidato attraverso questa storia dolorosa. “Ma ho potuto sentire il peso della Chiesa cattolica e del peccato attraverso ciò che ho vissuto nelle Fiandre, osservando in particolare i miei nonni. Anche se mi considero agnostico, alcune parti di questa storia sono universali e profondamente radicate nelle nostre società”.
Una realtà agghiacciante alla quale l’attrice Emily Watson presta il suo sguardo implacabile e il suo incredibile carisma, nel ruolo di Sorella Mary. Una performance premiata con l’Orso d’Argento all’ultima Berlinale.
“Pensavo che Emily Watson fosse fuori portata per meammette Tim Mielants. L’ho vista dentro Rompendo le ondequando ero ancora molto giovane, e sono rimasto molto colpito dalle sue capacità recitative uniche. La mia fortuna è stata che Cillian sognava di fare questo film con lei. Mi ha convinto a offrirgli il ruolo. Sapevo che se avesse accettato sarebbe stata perfetta.”
“Per Bill, che è ancora alle prese con la perdita della madre, il convento simboleggia questo luogo segreto, sepolto e orribile dove è radicato il suo dolore, il suo trauma. Per me tutto avviene principalmente attraverso i loro sguardi e il loro silenzio.” Cillian Murphy ed Emily Watson non hanno difficoltà a trasmettere questa intensità di sguardo e presenza ai rispettivi personaggi. “Spesso li osservavo senza dire una parola durante lunghe riprese in cui lasciavo emergere le emozioni: malinconia, dolore, rabbia…”
La recensione del libro di Claire Keegan
Il film, tormentato e forte, è stato girato proprio nei luoghi in cui si è svolto il dramma raccontato nel libro di Claire Keegan da cui è tratta la sceneggiatura del film. Piccole cose come queste.