Il 28 ottobre Emmanuel Macron si è recato in Marocco nell’ambito di una visita segnata dal desiderio di riconciliazione diplomatica.
Questo approccio è la continuazione di un riavvicinamento iniziato a luglio tra la Francia e il regno di Maometto VI un periodo di tensione tra i due paesi.
Per questa missione, il presidente ha selezionato con cura il suo entourage, composto non solo dalla moglie Brigitte Macron, ma anche da Yassine Belattar, comica e figura controversa, la cui presenza ha scatenato accese polemiche.
La scelta del quarantenne ha lasciato perplessi, soprattutto per le sue posizioni talvolta considerate provocatorie, che hanno alimentato il dibattito mediatico.
Bruno Retailleau incassa Yassine Belattar
Di fronte a questa controversia, Benjamin Duhamel ha deciso di interrogare il ministro degli Interni, Bruno Retailleau, per conoscere la sua opinione su questa decisione e per comprendere meglio le ragioni politiche che hanno motivato l'inclusione di Belattar in questa missione diplomatica.
“Ho trovato questo viaggio un grande successo.“, ha spiegato innanzitutto prima di congratularsi con il presidente della Repubblica francese per il suo discorso davanti ai due rami del Parlamento: “C'è stata una standing ovation. È stato un discorso fantastico. Possano il Marocco e la Francia incontrarsi di nuovo, è stato un grande momento.“
Per Bruno Retailleau, la polemica suscitata dalla presenza di Yassine Belattar nell'entourage di Emmanuel Macron in Marocco rivela un divario tra la sua visione della visita e i commenti espressi dagli internauti.
“Ho confrontato ciò che ho vissuto in Marocco e i commenti che si sarebbero potuti fare in particolare con questa presenza. Ha rovinato un po' il viaggioma resta il fatto che si tratta di un grandissimo successo diplomatico“. Un parere chiaro!
Il comico parla dopo le polemiche
Poco prima di questo discorso, lo stesso Yassine Belattar ha parlato sul set di TV BFM.
“Tanto che la stampa internazionale mi chiama per dire: 'Qual è il problema? Abbiamo l'impressione che sia successo qualcosa di grave.' Per me non sta succedendo nulla di grave“, ha indicato.
E per concludere: “50 anni fa, oggi, mio padre arrivò in Francia dal Marocco. Potete immaginare il mio orgoglio nel ritornare in Marocco con un aereo della Repubblica Francese e riuscire a conciliare la storia dei due paesi che mi hanno forgiato? Torno con il presidente del mio paese, in un paese dove c'è il mio re. Riesci a immaginare quanto sia bello scrivere questa pagina?“Osservazioni che hanno suscitato forti reazioni.