Ospite accanto a Bernard Montiel nello spettacolo Un'ora con su RFM, Clotilde Courau ha parlato della sua esperienza teatrale nello spettacolo teatrale Il cantante dal Messicoun'operetta di Francis Lopez diretta da Emilio Sagi nel 2006 al Théâtre du Châtelet. Interpretando il ruolo di Cricri nello spettacolo, la madre di Vittoria e Luisa rimase paralizzata dalla paura del palcoscenico quando salì sul palco davanti agli spettatori.
Lei dice: “È stata un'avventura abbastanza complicata visto che era la prima volta che mi ritrovavo, avevo appena partorito (ndr: ha dato alla luce Luisa il 16 agosto 2006) e per la prima ero al Théâtre du Châtelet, un posto molto suggestivo ed era la prima volta che non potevo essere… diviso, l'ansia da palcoscenico è stata così violenta che sono stato assente e mi sono trovato criticato. Lo spettacolo era meraviglioso ma c'era una persona che era molto fastidiosa, ero io.”.
Molto dura con se stessa, la moglie di Emmanuel Philibert de Savoie ha poi letto diverse critiche che la puntavano il dito contro e la designavano come una cattiva attrice. Parole che l'avevano profondamente turbata. “Vedo una recensione, una seconda e ogni volta è la stessa cosa, è che c'è davvero una persona a cui ti chiedi perché è lì.”
Mi hanno fatto un favore
Imbarazzata nei confronti del regista, la principessa prende allora il coraggio a due mani e si rivolge ai produttori dello spettacolo per chiedere loro di andarsene, sentendosi troppo. Lei confida: “Gli dico che mi dispiace davvero non c'è problema, penso che sia meglio che mi sostituiscano e mi hanno fatto un favore, mi hanno detto 'sappiamo perché ti abbiamo preso, sappiamo perché sei Cricri e rimani '”. Una grande prova di fiducia per l'attrice 55enne che ammette che avrebbe interrotto la sua carriera sul palco se si fosse fermata lì.
Clotilde Courau, un calvario che è stato “un dono”
“Mi hanno fatto un favore perché era in un momento della mia carriera in cui ero piuttosto fragile, mi avrebbe sostituito, penso che forse non avrei continuato il mio lavoro quindi è stata una bella prova perché ancora una volta, le prove sono doni e ti obbligano a sapere perché lo fai e a sapere chi sono le persone che ti assumono e che credono in te“ concluse molto saggiamente.