Eric Cantona, ex sponsor dell'associazione Abbé Pierre, interviene sulla questione: “Spero di sbagliarmi, ma…”

Eric Cantona, ex sponsor dell'associazione Abbé Pierre, interviene sulla questione: “Spero di sbagliarmi, ma…”
Eric Cantona, ex sponsor dell'associazione Abbé Pierre, interviene sulla questione: “Spero di sbagliarmi, ma…”
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Le rivelazioni sull'abate Pierre, fondatore di Emmaüs, accusato di violenza sessuale da parte di 24 donne, hanno scioccato tutta la Francia. Questo scandalo getta un’ombra sull’immagine di una figura emblematica della solidarietà e dell’impegno a favore dei più disagiati. Le accuse, rese pubbliche in un rapporto il 6 settembre, preoccupano violenza sessuale in un arco temporale che va dagli anni '50 agli anni 2000, coinvolgendo anche minorenni. Di fronte a questa controversia, la Fondazione Abbé Pierre sta valutando la possibilità di cambiare nome per prendere le distanze da questa oscura vicenda. In questo contesto è intervenuto Éric Cantona, ex promotore della fondazione, sottolineando la sua profonda disillusione nei confronti della Chiesa.

Éric Cantona accusa: “La gente pensa che sarà protetta qualunque sia la sua azione”

Chiesto da La Tribuna della Domenica Questo 27 ottobre Éric Cantona ha rilasciato una testimonianza potente e senza compromessi. Da lungo tempo impegnato con la Fondazione Abbé Pierre, il famoso ex calciatore ha espresso rabbia silenziosa non solo nei confronti delle presunte azioni dell'Abbé Pierre, ma soprattutto nei confronti della Chiesa cattolica. Per lui l'istituzione religiosa sarebbe soprattutto colpevole di creare un ambiente favorevole agli abusi e di proteggere i trasgressori a scapito delle vittime.

“Credo che al di là dell’Abbé Pierre, il problema sia la Chiesa. E in tutto il mondo”dice. L'atleta 58enne denuncia una certa impunità all'interno dell'istituzione cattolica, dove i responsabili possono sfuggire alle conseguenze delle loro azioni: Le persone pensano che saranno protette indipendentemente dalle loro azioniprosegue, una frase carica di significato che riflette la sua sfiducia nei confronti del sistema.

L'ex sponsor della Fondazione si interroga addirittura sulle motivazioni che possono muovere alcuni membri della Chiesa: Spero di sbagliarmi, ma la fede cattolica non sarebbe un mezzo per soddisfare la loro sete di potere e i loro vizi?confida. I toni sono duri e l'ex calciatore sembra insinuare che l'istituzione religiosa possa talvolta fungere da copertura per comportamenti inaccettabili. Secondo lui, le autorità ecclesiastiche hanno una parte di responsabilità nel chiudere un occhio davanti a comportamenti riprovevoli.

Un'accusa di “reato minore” contro il Vaticano

Éric Cantona va ancora oltre evocando la responsabilità diretta del Vaticano. Il Vaticano lo sa, ma protegge. Ed è un crimine.”afferma, puntando il dito contro l'atteggiamento della Chiesa di fronte alle numerose accuse di abusi sessuali. Questa affermazione fa eco a numerose testimonianze e documenti consultati dal giornale Liberazioneindicando che i rapporti erano stati trasmessi al Vaticano almeno dal 1959, senza alcuna azione concreta.

Le rivelazioni sull'abate Pierre e le accuse mosse contro di lui hanno un impatto ancora più forte poiché quest'uomo incarnava per molti un modello di generosità e benevolenza. Tra le testimonianze raccolte nel rapporto della società Egaé, su richiesta della Fondazione Abbé Pierre, figurano storie di “baci forzati”, di “contatti non richiesti” e persino di atti di penetrazioneche colpisce le persone vulnerabili e i minori. Di fronte a quest’onda d’urto, la Fondazione Abbé Pierre sta ora valutando la possibilità di cambiare nome per segnare la rottura con il suo fondatore.

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