Al Festival di Cannes, l’abito di Cate Blanchett visto come un messaggio di sostegno alla Palestina

Al Festival di Cannes, l’abito di Cate Blanchett visto come un messaggio di sostegno alla Palestina
Al Festival di Cannes, l’abito di Cate Blanchett visto come un messaggio di sostegno alla Palestina
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Stephane Cardinale – Corbis / Corbis tramite Getty Images Sul red carpet di “The Apprentice” al Festival di Cannes, Cate Blanchett fa parlare di sé con il suo abito.

Stephane Cardinale – Corbis / Corbis tramite Getty Images

Sul red carpet di “The Apprentice” al Festival di Cannes, Cate Blanchett fa parlare di sé con il suo abito.

PERSONE – Un gesto sottile da parte dell’attrice australiana. Presente sul red carpet del Festival di Cannes lunedì 20 maggio per la messa in onda di L’apprendista, Cate Blanchett aveva un messaggio da trasmettere. Senza una parola o alcun messaggio scritto, ha dato il suo sostegno alla popolazione di Gaza. Almeno questo è quello che hanno visto molti spettatori.

A prima vista, l’abito di Jean Paul Gaultier appare bicolore con la parte anteriore nera e la parte posteriore bianca. Ma davanti ai fotografi, l’attrice protagonista del film Voci (presentato fuori concorso al Festival di Cannes) ha alzato lo strascico del vestito, rivelando un terzo colore, il verde.

Una volta associati questi colori al rosso del tappeto, gli internauti hanno visto la bandiera della Palestina.

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“Cate Blanchett al Festival di Cannes indossa un abito Palestine”

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“La dea Cate Blanchett va oltre i divieti di Cannes”

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“Con il suo outfit e il tappeto rosso… l’attrice australiana Cate Blanchett mostra la bandiera palestinese al Festival di Cannes”

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Anche se Cate Blanchett non ha commentato il suo vestito e non ha confermato nulla, l’attrice aveva già preso posizione sul conflitto che infuria tra Israele e Hamas dal 7 ottobre. In qualità di ambasciatrice dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, Cate Blanchett ha tenuto un discorso lo scorso novembre al Parlamento europeo in cui ha chiesto “un cessate il fuoco umanitario” così come “il rilascio immediato di tutti i civili tenuti in ostaggio”.

Vedi anche su L’HuffPost:

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