Maison Gainsbourg in amministrazione controllata: perché il rimborso è impossibile per Charlotte Gainsbourg?

Maison Gainsbourg in amministrazione controllata: perché il rimborso è impossibile per Charlotte Gainsbourg?
Maison Gainsbourg in amministrazione controllata: perché il rimborso è impossibile per Charlotte Gainsbourg?
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Il resto dopo l’annuncio

Un anno dopo l’apertura della Maison Gainsbourg in rue de Verneuil a Parigi, il locale è stato posto in amministrazione controllata a causa di fatture non pagate e conflitti tra i partner. Nonostante l’elevata partecipazione e il sostegno dei partner, la società operativa è in sospensione dei pagamenti da agosto. In domanda? Dominique Dutreix, socio di Charlotte Gainsbourg, non ha rispettato l’accordo stipulato.

Se ci si aspettava che l’imprenditore fornisse fondi e venisse rimborsato una volta che l’impresa fosse redditizia, ciò non è avvenuto. “Non appena sono arrivati ​​i fondi, Dominique Dutreix si è rimborsato due volte per mezzo milione di euro. Una volta a titolo personale, l’altra per il suo gruppo. Con un flusso di cassa ridotto, l’azienda si è trovata a corto di liquidità entro la fine del 2022. indica Jean Aittouares, avvocato di Charlotte Gainsbourg presso Figaro questo sabato 5 ottobre. Eppure dovevi pagare.”lavori, assicurazioni, affitti, sicurezza”. Per un anno e mezzo, “la società operava senza contanti”. Quel che è peggio, in tribunale gli avvocati hanno scoperto che lo stesso Dominique Dutreix aveva dichiarato fallimento. Un tradimento che non aveva certo considerato Charlotte Gainsbourg, che desidera sporgere denuncia penale.

Perché Charlotte Gainsbourg non può ripagare il danno da sola?

Oggi il debito totale ammonta a 1,6 milioni di euro. Se molti pensano che per celebrità come Charlotte Gainsbourg trovare i soldi e ripagarli sia facile, non è assolutamente così. Per il semplice motivo che l’attrice 53enne non è così ricca come si potrebbe pensare nonostante la sua carriera e il suo successo. “Molti credono che sia ricca e si chiedono perché non liquida i debiti al posto del suo compagno. Vive sicuramente agiatamente ma non al punto da poter spendere 1,6 milioni di euro al netto delle tasse sul tavolo. Per la cifra richiesta gli servirebbero 4 milioni di euro. aggiungono i giornalisti di Figaro.

Se dalla morte della madre Jane Birkin, la moglie di Yvan Attal ha ricevuto un’eredità, quest’ultima è stata divisa con Lou Doillon e Roman de Kermadec, figlio di Kate Barry, figlia di Jane morta nel 2013. Una quota aggiuntiva a quella ottenuta dopo la morte vendita della casa di famiglia in Bretagna. 1.890.000 euro pagati da Aurélie Valognes, nuovo proprietario. Una somma che si è sciolta come neve al sole con, ancora una volta, le compartecipazioni e soprattutto le spese di successione da pagare. Beneficiari anche delle quote che Jane Birkin possedeva nella casa editrice Melody Nelson Publishing, gli eredi hanno ricevuto “solo” 16.000 euro ciascuno, una somma certamente discreta ma lungi dall’essere sufficiente per riportare finanziariamente la Maison Gainsbourg. Le trattative sono, invece, in corso con il curatore provvisorio. “distribuire i debiti in otto anni”.

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