“La cocaina è spazzatura”, Jean-Marie Poiré ripercorre lo “sballo” di Gérard Lanvin e Jean-Pierre Bacri

“La cocaina è spazzatura”, Jean-Marie Poiré ripercorre lo “sballo” di Gérard Lanvin e Jean-Pierre Bacri
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Ospite sul set di Che epoca!lo sceneggiatore e regista Jean-Marie Poiré ha raccontato il dietro le quinte del primo film da lui prodotto: I miei migliori amici. Uscito nelle sale nel 1986, il cast era composto dei più grandi attori del tempo. Potremmo trovare Christian Clavier, Jean-Pierre Bacri, Gérard Lanvin e persino Jean-Pierre Darroussin.

Lo scenario? Amici di gioventù, prossimi alla quarantina, si ritrovano durante la visita di una star del Quebec a Parigi. Una stella che conoscevano da giovani. Queste riunioni sono un’opportunità per loro di fare il punto su ciò che resta i loro sogni adolescenziali.

Gérard Lanvin e Jean-Pierre Bacri: petardi dietro le quinte

Come parte della promozione del suo nuovo libro Ridere è una celebrazione – Memorie di un regista di cultoJean-Marie Poiré è tornato dietro le quinte del suo filmnello spettacolo Che epoca!

Léa Salamé riprende le confessioni del regista, da lui rilasciate nel suo libro. La giornalista fa poi riferimento a Gérard Lanvin e Jean-Pierre Bacri, entrambi attori del suo film I miei migliori amici. Lei commenta: “ Ti fanno davvero sudare freddo. Dici che entri negli spogliatoi e quelloerano alti “.

Jean-Marie Poiré risponde ridendo: “ fumavano petardi, era il mio primo film da produttore, non c’erano soldi. Quindi solo Lanvin aveva un camerino. E allora c’era il camerino dei petardi, fumavano tutti. »

Jean-Marie Poiré: “ la cocaina mi ha reso stupido »

Léa Salamé chiede inoltre a Jean-Marie Poiré di reagire a un passaggio del suo libro, in cui il regista ammette di aver consumato cocaina, nel passato. Così scrive nel suo libro: “ La cocaina mi ha aiutato a superare la mia timidezza “.

Il regista conferma quanto scritto al giornalista, ma tiene a fornire una precisazione: “ Mi ha anche reso molto stupido e molto paranoico. E’ una droga un pezzo di merda, va detto, perché è un farmaco che ti toglie la timidezza. Quindi è perfetto perché siamo tutti un po’ timidi. »

Il regista desidera fornire un’ulteriore precisazione sui secondi stati che ha potuto sperimentare, di seguito dipendenza da cocaina : “ Ma d’altra parte, all’improvviso, hai una visione di Dio, cioè vedi tutto chiaramente. Quando ero un cantante, ho fatto il mio disco. Ho licenziato il tizio che faceva il mixaggio, ho cacciato tutti, ho fatto quella cosa e ho mandato tutto a puttaneQuello “. Léa Salamé conclude quindi, con una nota molto leggera: “ sì, stiamo diventando stupidi, eh! ”, quando prendi cocaina. E gli spettatori, attorno al tavolo degli ospiti, scoppiano a ridere.

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