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La linea di sinistra Spinazzola-Neres a tratti è devastante, l’ex romanista in grande crescita fisica

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Sono passati 144 giorni da quel Verona-Napoli 3-0. Il capolavoro di Conte è tutto qui: vedere quel Napoli il 18 agosto e questo

Ni Napoli 12/01/2025 – campionato di calcio serie A / Napoli-Hellas Verona / foto Nicola Ianuale/Image Sport
nella foto: Leonardo Spinazzola

La linea di sinistra Spinazzola-Neres a tratti è devastante, l’ex romanista in grande crescita fisica

Un dominio totale e miglioramenti evidenti sul piano del gioco. La linea di sinistra Spinazzola-Neres a tratti è devastante con l’ex romanista in grande crescita fisica. Anguissa sontuoso ed emozionante nella dedica del gol. Difesa con qualche incertezza ma Rahamani è un muro e Meret dà sicurezza. Il brasiliano incanta e il capitano sfoggia tiri a giro. Il Napoli è primo, allunga su Atalanta, Lazio e Juve. C’è l’Inter in scia con cui probabilmente si giocherà la sfida scudetto.

Nel primo tempo il Napoli parte a razzo e dopo appena 5 minuti è il capitano Di Lorenzo con un tiro a giro segnare dopo che la palla sbatte sul palo e poi la spalla di Montipò la spinge in rete. Nemmeno un minuto e Anguissa sbaglia il raddoppio da solo in area piccola. Gli azzurri sono delle furie nel primo quarto d’ora e il Verona riesce solo 15° a imbastire la prima azione con un colpo di testa fuori non di molto. Il volume di azioni e di occasioni, in particolare con McTominay, non porta al raddoppio mentre le poche sortite offensive scaligere mettono a nudo qualche incertezza e troppi pericoli.

Nel secondo tempo gli azzurri ripetono lo schema della prima frazione. Forcing a pieno regime in area veronese, le occasioni fioccano ma il tiro decisivo finisce nei piedi e nella testa di McTominay e Rahamani con Montipò a respingere e un difensore a salvare sulla linea. Poi poco dopo il quarto d’ora Anguissa trova il gol nel modo più difficile con un gran tiro di sinistro: la dedica inevitabile è per Daniele con il polsino bianco mostrato alle telecamere. Da questo momento il Napoli prova ad amministrare e alla mezz’ora c’è pure tempo di provare Raspadori al posto di McTominay e in campo pure Ngonge a destra e Simeone al posto di big Rom.

Sono passati 144 giorni da quel Verona-Napoli 3-0. Il capolavoro di Conte è tutto qui: vedere quel Napoli il 18 agosto e questo. Il coach british-pugliese ha trasformato una squadra scarica in una macchina che non subisce reti in 12 gare su 20, che fa gioco e vince anche senza Kvaraskhelia pronto all’addio. È don Antonio il fuoriclasse del Napoli oggi e a sabato a Bergamo può mettere un firma sulla corsa scudetto inimmaginabile a inizio stagione.

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