Giornalista
12 gennaio 2025 (modifica alle 23:31) – MILANO
Il Napoli si conferma in testa alla classifica, ma il successo sul Verona era da pronostico e va da sé che i riflettori nel dopo partita se li prende ancora il caso Kvaratskhelia, aperto alla vigilia da Antonio Conte che ha raccontato la richiesta di cessione del georgiano. Il tecnico ci è tornato dopo il 2-0 del Maradona. “Non sono deluso da Kvaratskhelia, come ho letto da qualche parte, o dal club – ha puntualizzato al microfono di Dazn -. Io ho parlato di delusione mia, perché in sei mesi non sono riuscito a incidere affinché qualcosa cambiasse. Magari sono un po’ presuntuoso, pensavo di riuscirci in maniera diversa, invece mi sono reso conto che siamo punto e a capo. Penso che un allenatore di un certo livello aiuta il club a prendere delle decisioni e quando purtroppo mi rendo conto di non essere incisivo, come non lo sono stato in questo caso in cui siamo tornati punto e a capo, è quella la mia delusione, senza nulla togliere a Kvicha che è un bravissimo ragazzo: ognuno deve decidere il proprio destino così come il club deve prendere le sue decisioni. È un peccato, stiamo parlando di un giocatore importante e forte ma dobbiamo capire la realtà dei fatti”. Ma è finita quando è finita, fa capire Conte: “Oggi è un giocatore del Napoli e non lo dimentichiamo, ci sono dei passaggi da fare se qualcuno lo volesse comprare: non c’è niente di scontato. Ma mi piace sottolineare la maturità di questo gruppo: impazza il mercato, due giocatori se ne sono andati e ci sono voci su altri, ma hanno tenuto alta la concentrazione e la voglia di vincere e continuare questo percorso”.
l’anima del napoli
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“Da quando siamo partiti in estate c’è stato sicuramente un cambiamento, anche perché ho sempre cercato di trovare il vestito più adatto a questa squadra”, racconta Conte il percorso fatto per arrivare fin qui: “Fino a poco prima della fine del mercato eravamo ancora senza tre giocatori presi nell’ultima settimana, improntati inizialmente a un 3-4-2-1 che era il vestito più adatto a quella squadra, poi prima di arrivare a questo 4-3-3 facevamo un 4-2-2-2 con gli esterni che venivano dentro al campo e McTominay che saliva accanto a Lukaku. Siamo arrivati a questa che secondo me è la soluzione ottimale, ci stiamo lavorando tanto e stiamo crescendo tanto, vedo come i ragazzi si allenano e come riescono sempre di più: questo è motivo di soddisfazione per me, perché il lavoro devi vederlo anche sul campo, e per i ragazzi, perché stiamo crescendo e così c’è più fiducia e autostima”. Conte prosegue: “La cosa che mi fa più felice è vedere che tutta la rosa è coinvolta, e quindi anche con defezioni importanti come quella di Lobotka, ben sostituito da Gilmour, o di Buongiorno, al cui posto Juan Jesus si sta dimostrando affidabile, e sono contento per Spinazzola che ora è dentro dopo un inizio difficoltoso: è importante avere risposte da chi dimostra di essere presente anche dopo aver giocato meno”.
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Parla Lukaku
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“Stiamo molto crescendo come squadra”, commenta Romelu Lukaku a fine partita al microfono di Dazn. “Lavoriamo molto sull’aspetto tattico in fase di possesso e non possesso, come gruppo facciamo anche tante cose fuori dal campo, siamo coinvolti a livello di squadra e stiamo crescendo tanto. Kvaratskhelia? Sappiamo che il mese di gennaio è sempre quello dei rumors di mercato ma noi siamo sempre concentrati sulle partite e sugli allenamenti. Un mister così è di stimolo ai giocatori”. La domanda sullo scudetto tocca ad Anguissa: “Non vogliamo pensare a questo, giochiamo partita dopo partita, vogliamo sempre vincere e alla fine faremo i conti”.
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