Madrid/Pamplona, 11 gennaio (EFE).- Con la vittoria del Real Madrid a Valencia, l’Atlético de Madrid ha bisogno di vincere per mantenere la leadership, essere campione d’inverno ed estendere la sua serie di vittorie consecutive a livelli ineguagliati, ora a tredici, a Si aspetta di ospitare questa domenica l’Osasuna, una delle uniche quattro squadre che hanno vinto al Metropolitano nelle ultime 50 partite, ma sta attraversando una sequenza di sei partite senza vincere in questo torneo.
Barcellona, Lille e Athletic Club completano il ristretto elenco di vincitori in quello stadio contro la squadra di Diego Simeone negli ultimi due anni, quando il blocco navarrese vinse 1-4 il 19 maggio.
È uno dei ricordi recenti tra le due squadre su quel palco, come quella rimonta che rimarrà per sempre nella memoria dei tifosi dell’Atlético nel 2021, con il gol storico di Luis Suárez che segnò il 2-1 e valse davvero un campionato. , culminato più tardi a Valladolid.
Si è trattato del penultimo appuntamento dell’anno accademico 2020-21. Ogni duello contro l’Osasuna ricorda quel momento. L’ultima volta che hanno vinto il campionato. Da allora è stato leader solo per altre sei giornate (l’ultima nel 2020-21 dopo quella vittoria, la prima nel 2022-23, tre nel 2023-24 e una quest’anno). Quella stagione è stata anche l’ultima volta in cui ha vinto il “campionato” invernale, al quale aspira questa domenica.
Già con 19 partite giocate sia dal Real Madrid, due punti avanti, che dal Barcellona, tre sotto, l’Atlético conta su se stesso per essere il leader alla fine del girone d’andata. Lo sarà se batteranno l’Osasuna. Non lo sarà se pareggiano o perdono. I calcoli non coinvolgono nessuno tranne lui stesso.
È uno stimolo formidabile per questo Atlético, che sta già volando verso 13 vittorie consecutive. Ha davanti una sfida storica: la miglior serie di vittorie consecutive, 14, di tutta la sua vita, un vincitore costante dallo scorso 31 ottobre a oggi, con 16 gol in quel percorso tra Antoine Griezmann e Julián Alvarez. Nessuno in Europa sta attualmente attraversando un periodo di successo così impressionante come il suo.
Sarebbe un altro record per il tecnico, che contro l’Osasuna manterrà quasi invariate molte delle linee del suo undici, anche se ora con la nuova combinazione sulla fascia destra di Nahuel Molina e Marcos Llorente. Giuliano Simeone, titolare nelle ultime cinque partite e in sette delle ultime otto, verrebbe relegato in panchina se alla fine optasse per entrambe.
Recuperati Jan Oblak, Pablo Barrios e Alexander Sorloth, fondamentali per comprendere questo momento dell’Atlético, anche se l’attaccante norvegese è stato titolare solo in tre delle ultime 14 partite, la formazione varierà poco rispetto al resto dei nomi quasi recitati a memoria, dalla difesa all’attacco.
Solo la perdita di José María Giménez, non ancora pronto a tornare nella competizione a causa dell’infortunio muscolare riportato nell’ultima partita dell’anno contro il Barcellona, cambia la composizione. Robin Le Normand giocherà accanto all’indiscusso Clement Lenglet.
Jan Oblak, dopo il lavoro alternativo svolto nei giorni scorsi, tornerà in porta; Javi Galán manterrà il ruolo di terzino sinistro; A centrocampo giocheranno Rodrigo de Paul e Pablo Barrios; Conor Gallagher probabilmente manterrà il suo posto sulla fascia sinistra e Julián Alvarez (tre partite senza segnare) e Antoine Griezmann, con otto gol nelle ultime otto partite, formeranno l’attacco, con Sorloth come riserva… E decisivo in gli ultimi due giorni.
In linea di principio, nonostante sia un’alternativa a Gallagher, anche Koke Resurrección continuerà come sostituto, per la settima volta nelle ultime otto partite. Ha perso il suo ruolo da titolare, al di fuori del tipo di undici che Simeone gestisce oggi. Non dovrebbe partire titolare nemmeno Samuel Lino, a zero minuti contro Barcellona e Marbella.
Di fronte, l’Osasuna cerca una vittoria complessa per lasciarsi alle spalle il brutto periodo e arrivare con buone sensazioni alla gara di coppa di giovedì a Bilbao.
La sconfitta contro l’Athletic Club del 21 dicembre ha lasciato un po’ freddi i tifosi, con la speranza di battere in questa stagione alcuni “leoni” intrattabili, squadra che affronteranno di nuovo tra soli cinque giorni per tentare di raggiungere i quarti di finale della Coppa del Re.
Nel frattempo, la vittoria del Tenerife ai sedicesimi ha riportato il sorriso a una squadra che non vinceva in campionato dal 2 novembre, periodo che comincia a darci fastidio nonostante l’undicesimo posto con 25 punti.
L’Osasuna deve fare un passo avanti fuori casa, per il quale Vicente Moreno, il suo allenatore, ha chiesto: “prima, gareggiare”. “Ciò apre la possibilità di ottenere un buon risultato, ma l’avversario che abbiamo di fronte è molto difficile, hanno perso solo una volta quest’anno”, ha aggiunto.
I quattro pareggi (Villarreal, Siviglia, Alavés ed Espanyol) che hanno preceduto l’1-2 contro l’Athletic hanno lasciato loro la sensazione di aver realizzato più punti di quanti ne avessero ottenuti.
Con rinnovata energia dopo una pausa di tre settimane, Vicente Moreno si è concentrato questa settimana sul mettere insieme la struttura corretta per non soffrire il potenziale dell’Atlético: “Ci sono molte più varianti rispetto a prima. Come tutti, stanno crescendo ed è una squadra con tante varianti tattiche con buoni giocatori penso che stia vincendo molte partite nel finale perché fa cinque sostituzioni e non sai se è migliore la squadra che inizia o quella che finisce”.
Sembra che la difesa a cinque sia una vera opzione. Areso e Bretones occuperebbero le fasce alla ricerca di profondità che sarà abbinata alla rocciosità di una difesa centrale formata da Boyomo, Catena e Herrando.
Qualunque cosa sia, il resto dei giocatori saranno i soliti. Per questo motivo Moncayola, Torró, Aimar o Budimir partiranno dal Metropolitano per continuare la Copa del Rey e il Campionato.
– Probabili allineamenti:
Atletico Madrid: Oblak; Molina, Le Normand, Lenglet, Galán; Llorente, De Paul, Barrios, Gallagher; Griezmann e Julian Alvarez.
Osasuna: Sergio Herrera; Areso, Boyomo, Catena, Herrando, Bretones; Moncayola, Torró, Aimar, Peña; e Budimir.
Arbitro: Díaz de Mera (Castilla La Mancha).
Stadio: Riad Air Metropolitano.
Orario: 15.15 GMT
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Posti: Atlético de Madrid (2°, 41 punti); Osasuna (11°, 25 punti).
La chiave: Griezmann-Julián, contro tre difensori centrali.
Il fatto: l’Atlético otterrà la migliore serie di vittorie consecutive della sua storia se batterà l’Osasuna, con 14 vittorie.
Le frasi:
Simeone: “L’Osasuna ha coraggio nel suo gioco”
Vicente Moreno: “L’Atlético sta vincendo tante partite nel finale”
Inseriti: Lemar, all’Atlético; Kike Barja e Arnaiz, a Osasuna.
Indisponibili: Giménez (infortunio), all’Atlético; Iker Muñoz e Bryan (infortuni), all’Osasuna.
Dubbi: nessuno né all’Atlético né all’Osasuna.
Ammonizione: Lenglet, Galán, Koke e De Paul, all’Atlético.
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